Verso Pechino. Montano, la carica arriva con la musica del “Gladiatore”.

Aldo, insieme a Howe e Magnini, punta al gradino più alto del podio olimpico.
I tre hanno posato come modelli per il mensile Men’s Health. E si sono raccontati.
(Il Tirreno) Aldo Montano, Andrew Howe Besozzi e Filippo Magnini, tre azzurri con un obiettivo comune: andare sul gradino più alto di Pechino 2008. Il mensile ‘Men’s Health’ li ha scelti come uomini copertina: i tre campioni raccontano i segreti della loro preparazione mentre posano come modelli. Montano, oro ad Atene 2004 nella sciabola, è pieno di grinta con un motto che lo spinge nella vita: Memento audere semper. «È un richiamo al mio modo di agire in pedana – spiega -. Mai tirarsi indietro, devi rischiare anche nei momenti più difficili perchè alla fine devi sapere che hai tentato tutto per vincere».
E continua: «Niente di sconsiderato ma ci si può permettere di rischiare, quando si è forti della giusta preparazione tecnica e atletica».
Cosa fa Montano nel pre-gara? «Mi isolo, penso all’avversario, ripasso mentalmente i suoi punti deboli e il modo di attaccarli. Quindi, dieci minuti prima dell’assalto, metto l’iPod e mi carico ascoltando la colonna sonora de ‘Il Gladiatore’. Mi aiuta a tirar fuori la grinta».
E sulla preparazione delle prossime Olimpiadi Montano spiega: «Oggi tensione e pressione sono tutte su di me e questo comporta più responsabilità. Penso molto al risultato, però mi rendo anche conto che è controproducente avere costantemente la testa focalizzata su come andrà. E questa è una regola generale della vita e dello sport». Scaramantico? «Il mio portafortuna sono i calzini, gli stessi della finale di Atene. Sono tutti bucati ma non posso rinunciarci, li porterò anche a Pechino».
Andrew Howe, vice campione mondiale di salto in lungo, è più carico che mai dopo la beffa dei mondiali di Osaka 2007: «I Giochi sono un pensiero fisso – spiega a Men’s Health -. Per restituire a Saladino (il panamense che ha vinto il titolo ndr) quel sorpasso all’ultima prova non vivo con l’ansia da prestazione. Troppa pressione rischierebbe di farmi arrivare a pezzi al giorno della gara. E l’unico modo per non angosciarmi è lavorare e prepararmi come si deve in modo da raggiungere il top della condizione al momento giusto». In cosa si è tradotta questa preparazione per Howe? «Questo inverno sono stato a Los Angeles per allenarmi nel campus della prestigiosa Ucla con Milan Tiff, un santone dei salti. Ho passato giorni in campo con grandi campioni americani, molto stimolante per me che sono sempre stato soltanto a Vigna di Valle. Abbiamo lavorato soprattutto sulla ‘chiusura’, la fase finale del salto. Quando atterro mi impaurisco e vengo giù dritto – racconta – ora però ho capito come risolvere il problema e penso di avere grossi margini di miglioramento. Anche se per arrivare a 9 metri, il mio obiettivo in carriera, c’è tempo, sono ancora giovane».
Filippo Magnini è considerato fra i favoriti dei 100sl a Pechino 2008, e lui, nell’intervista, esprime grande determinazione e sicurezza nelle sue capacità: «Mi hanno spesso etichettato come il vincente perchè nelle gare che contano io ci sono sempre. Riesco a tirar fuori il meglio nelle condizioni più difficili anche dal punto di vista psicologico». Il pesarese spiega il suo segreto: «Mi esalto con la tensione. Non la temo ma l’affronto e la vinco pensando all’obiettivo e mi concentro immaginando la soddisfazione per la vittoria. Questo mi dà energia dal tuffo al traguardo». Come si vede Filippo alle prossime Olimpiadi? «Non bisogna considerare come favorito il più forte, ma il più felice. Felice di essere arrivato preparato e certo di potersi divertire, avendo la grinta per superare tutti. E a Pechino, per come stanno andando le cose finora, quello più felice potrei anche essere io».

Pellegrini-Marin, è sesso bollente. Luca Marin: La prima volta: "Sono durato 50 minuti….".

Pellegrini-Marin, l’hard in piscina. La coppia del nuoto a nudo.

(TGCom) Confessioni hard a bordo piscina: sono quelle fatte da Federica Pellegrini e Luca Marin durante l’intervista doppia alle Iene. Si parte con i baci: “Federica bacia molto meglio della Manaudou, dice l’azzurro, fino alle preferenze sessuali: “Vorrei farlo con i tacchi a spillo o nello spogliatoio“, replica la 19enne veneta. Infine è Luca a bilanciarsi con una chiusura alla Tatangelo:”Non l’ho mai detto e lo faccio ora: ti amo“.

Tra Marin e la Pellegrini l’amore va dunque a gonfie vele. Da quel 16 febbraio, giorno del primo bacio, la coppia è più unita e complice che mai.

Lo si è visto in maniera tangibile in televisione durante l’intervista doppia. Entrambi sorridenti e spensierati hanno risposto senza troppi imbarazzi alle domande “irriverenti” delle Iene.

Si parte con un: meglio un bacio alla francese griffato Manaudou, ex di Marin o un bacio all’italiana targato Pellegrini?”

Non ha dubbi il campione di nuoto azzurro: “Bacia meglio Federica”, la sua attuale dolce metà.

Poi si passa al video hot della francese e alla domanda su chi sia stato l’autore, la risposta è categorica: “Non lo so”, dice Marin.

“Si pensa all’ex ragazzo, quello prima di Marin”, dice la Pellegrini. E poi naturalmente la domanda sulle “perversioni” a letto. “Io – spiega lui – sogno di farlo nel bagno di un aereo o sulle scalette della piscina” mentre la giovane Federica vorrebbe farlo “con i tacchi a spillo o nello spogliatoio”.

Ma non è tutto: la vera domanda da iene arriva all’ultimo. Dopo il ti amo in diretta, la domanda sulla prima volta: “Sono durato 50 minuti….”, assicura Marin che la ricorda bene.

Campionessa di razza. Nuoto: Manaudou d’oro nei 200 dorso e il suo video hard torna in rete.

Laure Manaudou ha vinto con il tempo di 2’07”99 l’oro dei 200 dorso agli europei di nuoto di Eindhoven, mentre l’alloro nei 50 farfalla è andato al serbo Milorad Cavic che è salito sul podio con una t-shirt in cui lanciava un chiaro messaggio nazionalista: ”Kosovo è Serbia”. Ovviamente il suo ritorno alla popolarità riporta in auge la sua disavventura amorosa con Marin e la rete riprende a parlarne così come ritorna il suo video porno. Eccolo.

GF8. Ottava puntata: Francesco Totti entra nella Casa complice di uno scherzo.

(Tvblog) Grande Fratello all’insegna delle sorprese quella prevista per domani sera lunedì 10 marzo a partire dalle 21.10 su Canale 5. Entrerà nella casa più spiata d’Italia nientemeno che il capitano della Roma, Francesco Totti.

Il capitano giallorosso sarà protagonista di alcuni momenti del programma (quasi un’ora) e si renderà complice di uno scherzo ai danni del tifosissimo Francesco Botta. Il giovane romano che sta vivendo una storia particolare con la bella Christine potrà così incontrare il suo campione preferito ma non andrà come previsto. E’ in agguato una burla che gli autori hanno studiato con Totti protagonista…

Il Pupone inoltre cercherà di dare lezioni di buone maniere a Francesco attraverso consigli, prove pratiche e divertenti per trasformarlo nel perfetto gentiluomo che tutte le donne desiderano.

In puntata anche le immagini sulla violenta lite sfociata nella casa subito dopo la diretta di lunedì scorso che ha visto protagonisti praticamente tutti gli inquilini della Casa, in particolare le tre ragazze in nomination e Raffaella. Senza la sua Alice, Gian Filippo in questa settimana si è un po’ spento perciò il Grande Fratello gli farà una sorpresa: prima vedrà le immagini dell’incontro della ragazza con Nicola e poi chissà che non ci possa essere proprio lei ad attenderlo nella stanza delle sorprese…

La nomination della settimana vede in lizza Lina, Benedetta e Christine: una di loro attraverso il televoto dovrà lasciare la Casa non prima di un confronto diretto e la possibilità di sapere le cattiverie espresse dai coinquilini nei loro confronti.

La prova della settimana è divertente: i concorrenti dovranno rifare le scene d’amore di alcune fiction televisive come Elisa di Rivombrosa o Il Bello delle Donne. Una prova che si è rivelata ricca di sorprese per i concorrenti, soprattutto maschi, che hanno spinto un po’ di più rispetto alla finzione cinematografica.

Come sempre, opinionista della serata sarà il direttore di Chi, Alfonso Signorini, che punzecchierà l’eliminata con le sue domande e sottolineerà i momenti salienti del reality prodotto in collaborazione con Endemol Italia.

Chiuderanno come al solito le nuove nomination che determineranno i candidati all’esclusione di lunedì prossimo.

Eurogames a Barcellona per lo sport versione gay.

(Tuzone) Gli EuroGames, i Campionati europei per gay e lesbiche, sono una manifestazione sportiva organizzata ogni anno dalla European Gay & Lesbian Sport Federation (EGLSF). L’edizione 2008 si svolge a Barcellona dal 24 al 27 luglio. Si tratta della principale manifestazione sportiva a livello europeo per lesbiche, gay, bisessuali e transgender. Sin dal 1992, quando per la prima volta sono stati organizzati all’Aia, nei Paesi Bassi, l’EGLSF continua a promuovere questi campionati in tutta Europa. Fanno eccezione gli anni in cui i campionati internazionali, quali i Gay Games o gli Outgames, vengono svolti in un paese europeo.

Esistono due tipologie di EuroGames, gli Eurogames “grandi” e gli EuroGames “piccoli”. Mentre quelli piccoli accolgono fino a 3.000 partecipanti, gli EuroGames grandi non prevedono alcun limite rispetto al numero di sportivi. Nel 2004, gli EuroGames grandi di Monaco, per esempio, hanno visto la partecipazione di ben 5.000 atleti, e manifestazioni di questa portata vengono organizzate con cadenza quadriennale. Questo permette anche ai gruppi sportivi più piccoli di poter organizzare gli EuroGames nella propria città.

La Federcalcio tedesca: "Calciatori gay fate outing"… e poi?

(Temis) Il presidente della federazione calcio tedesca ha lanciato un appello. Chiede ai calciatori omosessuali di fare outing. Il fine è quello di rendere pubblica una condizione che spesso rischia di risultare discriminatoria in un settore, come quello del calcio, tradizionalmente considerato virile. D’altro cano anche in Italia sono anni che il gossip perseguita i calciatori: (ex) presidenti di squadre scudettate grandi frequentatori del cd.d. divano del produttore; giocatori (ex) nazionali bisex; etc etc. E il gossip, si sa, talora esalta, ma il più delle volte ferisce.

Quello che, però, il presidente della federcalcio tedesca non ci dice è come intende gestire gli effetti dell’outing. Che saranno dirompenti. Vedi il problema degli spogliatoi. Oggi gli spogliatoi sono contraddistinti in ragione del sesso sull’assunto che sesso si identifichi con sessualità e che la privacy debba essere tutelata (solo) rispetto all’altro sesso. Capite bene, cari sodali, che quando un giocatore ammette di essere attratto dai compagni del proprio sesso nulla potrà essere uguale! cosa accadrà? ci saranno spogliatoi ad hoc? e questo non sarà vissuto come discriminazione? al contempo, gli etero non hanno diritto alla loro privacy?

Il "ragazzo" baciato da Guti del Real Madrid è sua sorella.

Guti baciava la sorella (pare...)(Queerblog) Abbiamo parlato qui Guti e del suo bacio a un maschietto. Pare che, invece, non stesse baciando un uomo, ma sua sorella. Di seguito, una nostra traduzione di un articolo pubblicato da El País ieri, a firma di Mábel Galaz.

La rivista Cuore ha pubblicato la scorsa settimana alcune foto che ritraggono il calciatore del Real Madrid che bacia sulle labbra qualcuno. E questo qualcuno è stato identificato dalla rivista come un uomo. Stando alle informazioni, il fatto sarebbe avvenuto dopo una cena “intima”.

Zoean Vekic, agente del giocatore, ha spiegato a ElPais.com che si tratta della sorella del calciatore. “In effetti si trattava di una cena intima, familiare, nella quale si stava festeggiando il fatto che la sorella di Guti fosse nuovamente in dolce attesa”.

Le foto di Guti con un “presunto” uomo son state riprese dalla stampa italiana in questi giorni. La visita del Real Madrid a Roma per giocare questa sera una partita di Champions League [che, per la cronaca, ha visto la Roma vincere 2 a 1 contro il Real Madrid, ndt] ha solleticato l’interesse sulla vita del giocatore del Real Madrid.

Vari blog italiani hanno speculato apertamente su un’eventuale omosessualità del calciatore e sono giunti finanche ad affermare che sua moglie, Arancha de Benito, “si è presa un periodo di riflessione”. Ci si è anche riferiti al fatto che nella Spagna di Zapatero il matrimonio tra omosessuali è permesso.

Guti, sempre secondo il suo agente, si è molto innervosito per questa intromissione nella sua vita privata. Il giocatore, inoltre, ritiene che le foto sono state utilizzate in Italia per “vivacizzare” la partite di questa sera.

Il "caso Guti" del Real porta ad una svolta della Federcalcio Tedesca. "Calciatori gay fate coming-out" è l’appello del Presidente Theo Zwanziger.

L´appello del presidente della Dfb: uno stop alle discriminazioni Dalla politica allo spettacolo, molti hanno fatto coming out. Ma nello sport è tabù.

(La Repubblica) È giunto il momento che i calciatori omosessuali escano allo scoperto e trovino il coraggio di fare outing; tutto il mondo del calcio ne trarrebbe giovamento. Non lo ha detto un attivista o un leader dei movimenti per i diritti dei gay, lo ha affermato in pubblico Theo Zwanziger, presidente del Deutscher FussballBund (Dfb), cioè la Federcalcio tedesca. E il problema del silenzio per paura di essere discriminati dei calciatori gay esplode, esce allo scoperto, denunciato con coraggio grazie alla franchezza del numero uno del calcio.

«Sicuramente è auspicabile che qualcuno abbia il coraggio di parlare delle sue tendenze e del suo privato», ha detto Theo Zwanziger. Per il suo appello al mondo dello sport ha scelto una tribuna particolare: L-Mag, la più importante rivista del movimento lesbico tedesco. «Io vi assicuro – ha aggiunto – che il Dfb appoggerà contro ogni discriminazione o insulto qualsiasi calciatore o calciatrice che si decida all´outing come gay o lesbica. Il nostro statuto parla chiaro: la Federazione calcistica tedesca è contro ogni tipo di discriminazione. E anche in futuro io continuerò a sollevare il tema dell´omofobia nel mondo del calcio». Non è tutto: la speranza concreta, ha sottolineato il presidente della Federcalcio tedesca, è che «io credo che un giorno anche un calciatore tedesco si farà avanti e dirà “sì, io sono omosessuale”».

L´appello di Theo Zwanziger ha smosso onde lunghe, nel mondo del calcio e in generale dello sport tedesco. E nella società intera, visto che la Repubblica federale è uno dei paesi più aperti al diritto degli omosessuali di vivere liberi e fare carriera senza discriminazioni: i sindaci-governatori delle due maggiori città del paese (Berlino e Amburgo), celebri conduttrici, attori comici di grido, altri politici di rango, sono gay dichiarati. Anche nell´economia e nelle forze armate, la discriminazione degli omosessuali è tabù.

Resta il calcio, l´ultima fortezza dei maschilisti irriducibili. Il calciatore è ancora, nell´immaginario collettivo, il macho per eccellenza. Appena dieci anni fa, Lothar Matthaeus disse che «un frocio non può giocare a calcio». Il clima resta di intimidazione e pregiudizi, per questo Theo Zwanziger è intervenuto. Qualche partita fa, Tim Wiese, portiere del Brema, è stato fischiato quasi a morte dagli spalti per essere entrato in campo con una maglietta rosa, e ha dovuto chiedere di interrompere la partita per cambiarsi.

«Io sono realista, so che il mondo non può essere capovolto dall´oggi al domani», precisa il presidente del Dfb. Ricorda l´appello contro la discriminazione nel mondo del calcio, sottoscritto dalla federazione. A una manifestazione, però, cui vennero i rappresentanti di pochissimi squadre. Brema, Herta Berlino, più Energie Cottbus e Carl Zeiss Jena, due team dell´est.

«Forse nessuno ha il coraggio dell´outing, o teme le conseguenze, il calcio è un mondo arcaico», ha detto Philipp Lahm, uno dei più giovani giocatori della nazionale. L´esempio di Theo Zwanziger è il Regno Unito. Ma solo in parte. Là è vero che già nell´ottobre 1990 il calciatore Justin Fashanu confessò «I am a gay». Ma poi, accusato di sesso con un diciassettenne, s´impiccò in un garage.

Real Madrid. La moglie del campione spagnolo Guti si prende "una pausa" per riflettere dopo che hanno pizzicato il marito baciare un altro uomo.

Le foto su un settimanale di gossip. Le immagini hanno subito fatto il giro della rete.
(Il Corriere della Sera) Anche nella Spagna di Zapatero dei matrimoni gay, continua a far scandalo la notizia di un calciatore che bacia un altro uomo. Forse perché l’omosessualità nel calcio resta tabù, forse perché il nome coinvolto è di quelle celebri. La vicenda riguarda infatti Guti, campione del Real Madrid al quale, per altro, le “merengues” (prossimo avversario della Roma in Champions League) vogliono sottoporre un contratto a vita, come per gli altri prodotti del vivaio, Raul ed Iker Casillas.

Il settimanale scandalistico “Cuore” sotto al titolo «El carinoso» (L’affettuoso n.d.r.» documenta la fine di una cena di Guti con un altro uomo, quando tra i due scatta un bacio che la rivista definisce «appassionato». Il gossip è stato subito ripreso con ampia eco da numerosi siti spagnoli. Tutto ciò, secondo il settimanale spagnolo, non sarebbe stato gradito dalla moglie del 31enne calciatore, la presentatrice tv Arancha de Benito, che stanca delle uscite notturne del marito avrebbe fatto sapere di essersi presa una “pausa di riflessione”.

Gay e Calcio: Guti del Real Madrid pizzicato dai paparazzi a "baciare" l’amico.

(Calcioblog) La “notizia” sarebbe da ascrivere normalmente al gossip, un personaggio pubblico non dichiaratamente omosessuale “beccato” in atteggiamenti ambigui con uno sconosciuto dello stesso sesso. In questo caso però il protagonista non è un “personaggio pubblico” qualunque, si tratta di Guti, all’anagrafe José María Gutiérrez, bandiera del Real Madrid. Il centrocampista offensivo delle Merengues è stato fotografato dai paparazzi della rivista scandalistica Cuore all’uscita di un ristorante in compagnia di un amico, e fin qui nulla di strano. Quello che rischia di sconvolgere il mondo del calcio è il “saluto” fra i due: un bacio sulle labbra difficilmente equivocabile.

Quello dell’orientamento sessuale è un tema tabù nel mondo “machista” (e spiccatamente omofobo) del Calcio: ad oggi non ci sono calciatori che hanno dichiarato pubblicamente la loro omosessualità. Come ovvio sono state moltissime nel corso degli anni le speculazioni e le “voci” in questo senso riguardanti diversi giocatori, tutti rumors tesi a calunniare più che ad aprire una finestra su una realtà che “statisticamente” non può ipotizzarsi totalmente assente nel calcio. L’unico “coming out” al momento è quello di Dominique Van Dijk, centrocampista in forza ai Go Ahead Eagles (Serie B olandese), mentre qualche parziale ammissione era arrivata anche dalla meteora nerazzurra Vampeta, brasiliano ex Corinthians.

Alla fine del 2005 si era diffusa la notizia di tre calciatori della Bundesliga, uno dei quali definito un “top player”, disposti ad uscire allo scoperto se si fossero trovati altri 8 colleghi disposti a fare lo stesso. Ora, grazie alla foto paparazzata, rischia di scoppiare un “caso Guti”. Il madridista, sposato dal ‘99 con Arancha de Benito, presentatrice tv, e padre di Aitor e Zaira, è stato già in passato oggetto di cori di scherno da parte dei tifosi avversari che puntavano il dito proprio sulla sua presunta omosessualità.
I soprannomi attribuiti al centrocampista nella sua carriera sono piuttosto eloquenti, da “Guti Fashion” a “Beckham spagnolo“. Facile immaginare quale sarà ora l’atteggiamento nei confronti di Guti dopo che il settimanale Cuore ha pubblicato “l’esclusiva sulla cena intima”.

Il biondo calciatore, in procinto di rinnovare l’ultimo contratto “a vita” con il Real Madrid, è sempre stato considerato un “sex symbol” e prima dell’uscita di queste foto i noti dissapori con la moglie erano attribuiti ad un flirt con Bibiana Fernández, attrice protagonista in molti film di Pedro Almodóvar, ma le ipotesi della stampa scandalistica hanno immediatamente virato sullo sconosciuto ragazzo ritratto insieme a Guti nella foto.

Quale sarà la reazione del calciatore? Siamo di fronte ad una possibile “rivoluzione” nei rapporti fra il mondo omosessuale, che ora è impegnato nell’organizzazione di surreali competizioni riservate ai gay, e quello del calcio?