Ad Ancona fischi a Beppe Grillo.

(Sky tg24) Show a sorpresa di Beppe Grillo, stamattina, all’Università di Ancona, dove il comico genovese è intervenuto a un seminario sulla globalizzazione con il nobel Joseph Stiglitz. Grillo ha confermato i suoi attacchi al mondo dell’informazione, al viceministro Visco e all’oncologo Veronesi, ma è stato anche contestato da una parte del pubblico.

A Roma arriva Sgarbi cacciato da Milano. "Potrei fare il direttore artistico della città"…

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(Diacoblog) On. Sgarbi, sembra chiusa la partita con Alemanno. Allora, di cosa si occuperà?
“Veramente non c’è niente di chiuso, ma domani vedrò il Sindaco di Roma. Anche oggi ho parlato on Alemanno al telefono. Le ipotesi sono diverse. Diciamo che potrei essere una “sorta” di Direttore artistico della città, concentrandomi maggiormente sulla conservazione dei Beni Culturali”
E’ vero che ha chiesto direttamente a Berlusconi un posto nel nuovo governo, ma gli uomini di An hanno posto il veto?
“Non so chi abbia posto il veto, io ho incontrato e parlato con Berlusconi, Fini, Bossi, Bonaiuti e Bondi. So di essere un soggetto che non offre garanzia di totale obbedienza, ma ho semplicemente pensato che le mie competenze sarebbero state perfette per il Ministero della Cultura, in una veste esclusivamente tecnica”.
Il 7 Giugno ci sarà il Gay Pride a Roma. Da alcuni dirigenti del centrodestra è stata avanzata un’idea agli organizzatori: tutti in piazza con la giacca e la cravatta. Concorda?
“Anche di questo voglio parlare domani con Alemanno. Roma non può rischiare, come è successo a Milano, di diventare una città omofoba. Credo, però, che questa volta si debba chiedere agli organizzatori di non trasformare il Gay Pride in una manifestazione contro la Chiesa e contro il Papa”.
La scorsa settimana, dopo la puntata di “Anno Zero”, aveva minacciato di querelare Marco Travaglio. Ha dato mandato al suo avvocato?
” Certo che ho dato mandato, ma la querela non è relativa alla puntata di “Anno Zero”. L’ho querelato per alcune cose scritte su un giornale”

Autodifesa di Francesca Grossi dopo la sospensione dall’Arcilesbica.

Io son tra color che son sospesi.
Pubblichiamo il comunicato stampa di Francesca Grossi in risposta alla sua sospensione da Arcilesbica per aver sottoscritto una lettera che invitava al dialogo con il Sindaco di Roma.

Roma – Tra Alemanno e il Gay Pride prova di disgelo, così il Corriere della Sera di sabato 10 maggio. Alle compagne di Arcilesbica sembra non sia piaciuta la mia iniziativa di disgelo e di firmare la lettera aperta al Sindaco di Roma Gianni Alemanno insieme al Presidente di Arcigay Aurelio Mancuso, a Imma Battaglia Presidente del Di Gay Project e al Presidente di Arcigay Roma Fabrizio Marrazzo, fino a concludere in perfetto stile dirigistico che la sottoscritta agisce in “malafede” e decretare testualmente che “Francesca Grossi e’ diffidata dall’usare il nome dell’associazione, fino a chiarimenti e decisioni degli organismi preposti dallo statuto per il reintegro o l’espulsione”.

Mi confortano le offerte di asilo politico che mi vengono in queste ore da esponenti del resto del movimento lgbt, che mi esprimono solidarietà, così come sono determinata a proseguire nella mia iniziativa, convinta come sono che l’avanzamento dei diritti delle lesbiche e delle persone lgbt, non sia un fatto privato da gestire con comitati di disciplina – da tempo subisco ormai un vero e proprio ostracismo, se non censura all’interno di Arcilesbica, sin da quando ho visto di buon grado l’apertura nei confronti del movimento romano del candidato Sindaco Rutelli – ma un fatto pubblico, che apra un serio confronto su quale sia la politica più efficace da portare avanti per un progresso culturale e politico dei diritti lgbt. In una fase politica, culturale e sociale come quella romana, in vista di una manifestazione così importante come il Gay Pride, si può scegliere di cedere ad un clima di scontro, oppure in modo più responsabile cercare un dialogo democratico – essendo noi per primi a proporlo – che valorizzi, seppure in un confronto serrato, le istanze e le ragioni di cui il movimento lgbt è portavoce. Perché innanzitutto in gioco ci sono i diritti da conquistare anche e soprattutto per coloro che non fanno parte del movimento e che in queste ultime elezioni, gay, lesbiche, trans, hanno visto espulsi i diritti civili dall’agenda politica – tranne che per la rappresentanza che ne hanno dato alcuni qualificati candidati – e, nella gran parte se hanno votato lo hanno fatto, ma su altre questioni.

Per quanto riguarda Roma, ribadisco le ragioni che mi hanno portata a firmare la lettera aperta definita “di disgelo” al Sindaco Gianni Alemanno, insieme con i dirigenti di Arcigay e Di Gay Project, ribadendo che da lesbica, conosco bene cosa sia la cultura della diversità e del pregiudizio. Innanzitutto per questo, credo, che con la prima carica istituzionale della città di Roma, non solo sia mio diritto cercare di dialogare, ma sia mio dovere e ovviamente se necessario scontrarmi. Quindi, alle compagne di Arcilesbica, non posso che dire che il metodo e la sostanza delle decisioni prese nei miei confronti sono sbagliate e augurare loro di ripensarci e di non continuare ad assumere atteggiamenti di censura che poco hanno a che fare con il lavoro responsabile che ho portato avanti in questi anni. Se ci sarà un incontro con il Sindaco o con un suo incaricato mi recherò ugualmente, in qualità di sospesa Presidente del Circolo di Roma di Arcilesbica, insieme con i dirigenti di Arcigay e Di Gay Project, sperando di dovermi confrontare in modo costruttivo o critico con il Campidoglio, e non di scontrarmi con le persone con cui ho condiviso un percorso. Fermo restando che l’attivismo politico, quando ci si crede, si può fare anche se sospese o addirittura espulse, sebbene in nuovi luoghi.”

Francesca Grossi

Polemiche in Usa per utilizzo di terapie "blocca pubertà" per bimbi trans.

(Ansa) Bloccare la puberta’ per aiutare il proprio bambino a convivere con l’inclinazione a identificarsi nell’altro sesso: la nuova frontiera dell’endocrinologia – una terapia che blocca lo sviluppo dei caratteri sessuali secondari prima dell’inizio dell’adolescenza – fa discutere gli Stati Uniti. ”Se impedisci alle gonadi, vale a dire le ovaie nelle ragazze e i testicoli nei maschietti, di produrre steroidi sessuali, puoi letteralmente fermare ogni differenza tra i sessi”, spiega Norman Spack, uno specialista del Children’s Hospital di Boston e uno dei pionieri negli Stati Uniti per questo tipo di controversa terapia. Reazioni indignate sono arrivate dalla destra religiosa: il gruppo MassResistence che in Massachusetts si batte contro gli eccessi della bioetica e i diritti civili dei gay ha parlato di ”abuso su minori” e ”esperimenti medici degni dei nazisti”.

Censura del Cardinale Martino. Basta pornografia e violenza nei mass-media.

Comunicazione sia sempre a tutela persona umana.
(Apcom) Il cardinale Raffaele Renato Martino, presidente del Pontificio consiglio giustizia e pace, condanna i messaggi che “promuovono l’odio e il conflitto fra individui e gruppi, l’oscenità e la pornografia, la descrizione morbosa della violenza, il dileggio della religione” contenuti nei mezzi di comunicazione e richiama invece al principio etico della comunicazione, ovvero “la persona umana e la comunità umana sono il fine e la misura dell’uso dei mezzi di comunicazione sociale”.

Intervenendo questo pomeriggio a un convegno su ‘Media, persona umana e sviluppo’ promosso dall’Università Europea di Roma, il cardinale Martino ha richiamato a un “uso appropriato dei mezzi di comunicazione e delle nuove tecnologie mediatiche” che “possono costituire dei potenti fattori di promozione umana”. “Tuttavia – ha aggiunto il capo del Dicastero vaticano – si deve anche riconoscere che i mezzi di comunicazione e le nuove tecnologie mediatiche possono avere valenze negative”, tra queste appunto l’odio, la violenza, l’oscenità e la pornografia. “Bisogna essere sempre a favore della libertà di espressione”, ha detto Martino, sottolineando tuttavia che “anche la libera espressione deve osservare principi come la verità, la correttezza e il rispetto”.

La riforma dei radicali per la famiglia: Matrimoni gay e adozione ai single.

“Diritto di famiglia sia adeguato ai tempi ed europeo”.
(Apcom) Matrimonio tra persone dello stesso sesso, registro delle unioni civili, possibilità per i single di adottare bambini, eguaglianza piena fra figli legittimi e naturali. I Radicali riprovano dall’opposizione ad ottenere quello che non non sono riusciti ad avere nei due anni al governo, ovvero una vera e propria riforma del Diritto di famiglia, per renderlo “europeo e adeguato ai tempi”. Sette proposte di legge, per ora firmate dalla pattuglia di parlamentari radicali e da qualche collega del Pd: Ileana Argentin, Paola Concia, Franca Chiaromonte, Roberto Giachetti. Ma l’obiettivo, pur difficile, è quello di raccogliere firme ‘bipartisan’, visto che per Marco Cappato “è possibile, anche con una maggioranza di centrodestra, portare avanti queste riforme”.

La prima Pdl del pacchetto mira direttamente al matrimonio omosessuale, grazie alla modifica dell’articolo 91 del codice civile per sancire che “la diversità di sesso tra gli sposi non è condizione necessaria per contrarre matrimonio”. Prevista tuttavia una norma transitoria per non applicare alle coppie omosessuali le disposizioni sulle adozioni, in attesa di una direttiva specifica. Sulle adozioni si interviene però con un’altra Pdl, che estende anche ai single la possibilità dell’adozione ‘piena’, senza le limitazioni a casi particolari previste oggi. Gli interventi normativi proposti riguardano l’estensione ai figli naturali di tutti i diritti previsti per i figli legittimi, il diritto per la madre di trasmettere il proprio cognome ai figli, il divorzio ‘breve’.

Ancora, si vuole estendere ai figli naturali tutti i diritti, compresi quelli in materia di successione, e riconoscere alla madre il diritto a dare il proprio cognome (come primo cognome) ai figli, mentre oggi prevale quello del padre. E poi il divorzio ‘breve’, e infine l’istituzione del registro delle unioni civili per persone di sesso diverso e dello stesso sesso, “per dare forma e sostanza giuridica alle decine di migliaia di coppie di fatto”.

Altre due proposte di legge arriveranno sabato prossimo, in occasione della Giornata contro l’omofobia e la transfobia: il “Tavolo di lavoro permanente per la riforma del diritto di famiglia”, altra proposta dei Radicali, presenterà altre due Pdl: la prima contro le discriminazioni fondate sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere, e la seconda con “Norme in materia di correzione dell’attribuzione di sesso”, un testo che, sulla falsariga delle recenti leggi già in vigore in Gran Bretagna e Spagna, mira al riconoscimento giuridico dell’identità di genere indipendentemente “dall’intervento chirurgico di riattribuzione dei genitali”.

Si riunisce il "governo ombra".

(Sky tg24) Alla Camera si riunisce per la prima volta il “governo ombra” di Walter Veltroni. Per i vertici del Pd si tratta di un’iniziativa, sul modello anglossasone, volta a vigilare sull’operato dell’Esecutivo e presentare proposta alternative.

Calcio: Materazzi sbaglia il rigore scudetto e un tifoso interista di Pisa getta il televisore dal balcone.

(Nove da Firenze) E’ successo anche questo nella giornata dei colpi di scena. Un tifoso dell’Inter di Pisa ha buttato dalla finestra il suo televisore di 28 pollici dopo il rigore sbagliato da Materazzi durante Inter-Siena, un penalty che avrebbe regalato all’Inter il 3-2 e quindi la vittoria dello scudetto con una giornata di anticipo. Dopo l’errore del difensore nerazzurro, con la Roma tornata a -1 dalla vetta, l’uomo ha preso la sua tv e l’ha lanciata dal secondo piano di una palazzina di via San Benedetto, alla prima periferia di Pisa. Il televisore è esploso nell’aiuola condominiale. L’uomo è stato denunciato dalla polizia per lancio pericoloso di oggetti.

Sinistra Arcobaleno, Vendola in campo. Il governatore si contrapporrà a Ferrero per la designazione.

Verso la candidatura alla leadership: “Ma resta presidente”.
(Piero Ricci – La Repubblica, edizione di Bari) Nichi Vendola è pronto a scendere in campo per rifondare la sinistra dopo la scoppola elettorale che l´ha esclusa dal Parlamento. Oggi il governatore pugliese parlerà. Al comitato politico nazionale di Rifondazione comunista ufficializzerà il suo impegno a sostegno della mozione degli ultimi due ex segretari, Fausto Bertinotti e Franco Giordano. «Se la comunità mi chiederà una disponibilità, io sono pronto a riflettere», ha detto ieri Vendola vestendo i panni di leader ‘in pectore´ se al congresso vincesse la “mozione” vicina all´ex presidente della Camera. Il governatore pugliese potrebbe essere il candidato alla segreteria, ma questo non è necessario che avvenga ora: il congresso si celebrerà a fine luglio. C´è tempo per riflettere e magari tirare la volata per qualche giovane, come fece in Puglia quattro anni fa con Nicola Fratoianni.
Il governatore, a margine dell´ultima giunta regionale, dicono sia stato abbastanza «rassicurante», escludendo un coinvolgimento diretto nella segreteria del partito perché gli preme, ora, far vincere una linea di rifondazione della sinistra che dialoghi col partito democratico e salvi Rifondazione da «secche identitarie». Sarebbe, questo sì, un padre nobile del nuovo corso. E forse qualcosa in più, visto che da governatore di una regione come la Puglia può essere l´applicazione di quel dialogo col Pd. In questo scenario, Vendola, piuttosto che dimettersi da governatore, sarebbe pronto a ricandidarsi per succedere a se stesso. E la partita, per quanto si sia fatta in salita dopo l´esito delle elezioni politiche di un mese fa, non è persa in partenza dal momento che le indiscrezioni sul fronte opposto non escludono un battaglia campale, tutta interna al Pdl, tra il capogruppo di Forza Italia, Rocco Palese che non smette mai di marcare a uomo il governatore Vendola, e la neo senatrice Adriana Poli Bortone, esclusa dalle nomine ministeriali.
Per Vendola, le prossime saranno comunque settimane difficili. Cruciali. Non solo per le sorti del “suo” partito ma anche del “suo” governo. Nel Pd in molti battono il chiodo della verifica. E il pressing sul governatore sarà più intenso dopo il 16 maggio, quando il Pd riunirà la direzione generale. Il partito di maggioranza relativa è impegnato nell´elezione del suo capogruppo. Ma pare che si temporeggi perché si vuole legare la nomina a un possibile rimpasto di giunto. C´è una parte del partito, quella jonico-salentina, che spinge per ridurre il peso degli assessori tecnici nell´esecutivo: tra Silvia Godelli, Marco Barbieri, Angela Barbanente e lo stesso Massimo Ostillio, il Pd cerca spazio. Se riuscisse a piazzare nell´esecutivo il tarantino Michele Pelillo che viene dalla Margherita lettiana, nulla osta per l´ex diessino Antonio Maniglio alla guida del gruppone Pd. Ma questa non sarebbe l´unica ipotesi. C´è quella più impegnativa che porterebbe non alla sostituzione di assessori ma alla loro riduzione attraverso l´accorpamento di deleghe. I servizi sociali con la sanità, ad esempio. Oppure le opere pubbliche con i trasporti. E l´assetto del territorio con l´ambiente. Finora il presidente non s´è pronunciato su nulla. «Ma non è detto che non stia riflettendo», chiosa più d´uno nel centrosinistra

A Roma. "Dissonanze" dall’elettrodance.

(Sky tg24) A Roma si è svolta l’ottava edizione di “Dissonanze”, il festival italiano della musica Techno. Tra gli eventi anche un assaggio di musica in un luogo poco abituato alla modernità: l’Ara Pacis.