Milano. Nudi in classe, arrestato il maestro. L’uomo avrebbe detto ai piccoli: spogliate un vostro compagno, poi vi dò il Viagra.

Violenza sessuale su 9 bambini a Quarto Oggiaro. Denunciato il preside. Sono stati i genitori a dare l’allarme.
(Biagio Marsiglia – Il Corriere della Sera) «Forza bambini, che aspettate, tutti addosso a Mario… e levategli anche i pantaloni… poi venite qua che vi do il Viagra..». Ora di geografia, quarta elementare a Quarto Oggiaro, periferia Nord-Ovest di Milano. Dovrebbe parlare d’altro, il maestro venuto da Napoli. E invece la lezione prende un’altra piega. E Mario, che in classe resta in mutande, dopo l’assalto corre in un angolo a piangere, il viso rosso, pieno di vergogna e rabbia. Lacrime a scuola e a casa. E così si scopre, di mamma in mamma, che quel maestro di cose strane ne fa parecchie. Prende i bambini in braccio, soprattutto i maschietti, e gli infila le mani sotto i pantaloni, poi dice e fa altre cose che non dovrebbe dire e fare. Avrebbe approfittato anche di una bambina che vede poco o niente.

«No, è un pedofilo, va cacciato…», vanno a dire alcuni genitori al preside. E così inizia la brutta storia del «cattivo maestro», ora agli arresti domiciliari con un’accusa infamante, violenza sessuale su minori con l’aggravante di essere il loro tutore. Ma nei guai c’è anche il preside. Si sarebbe mosso troppo tardi, consigliando al maestro di mettersi in malattia anziché denunciare subito i fatti alla magistratura e al Provveditorato. Cosa che è avvenuta solo nel dicembre scorso, sotto Natale, quando per disperata protesta i genitori dei bambini della quarta elementare di Quarto Oggiaro hanno tenuto i figli a casa da scuola e al preside hanno spedito una sorta di ultimatum: «O quello se ne va per sempre, o i bambini restano a casa».

Una rivoluzione furibonda, e finalmente sono partite le segnalazioni e l’inchiesta. Il maestro è stato messo agli arresti e il preside è finito sul registro degli indagati per concorso in maltrattamenti, violenza sessuale aggravata e truffa ai danni dello Stato per avere consigliato all’insegnante contestato di marcare visita quando ammalato non era. Il magistrato che guida le indagini, Marco Ghezzi, per il maestro 42enne aveva chiesto il carcere, ma il gip Giovanna Verga, che proprio ieri ha ultimato gli interrogatori delle nove piccole vittime alla presenza di uno psicologo, ha deciso per una misura restrittiva più morbida, ai domiciliari. Intanto, la squadra mobile ha raccolto decine di deposizioni. Ha ascoltato le colleghe del maestro, che qualcosa di strano avevano notato e denunciato già all’inizio dell’anno scolastico, e così pure ha raccolto le testimonianze dei genitori dei piccoli alunni maltrattati. Dunque, alla chiusura del caso mancano davvero pochi tasselli e pochi giorni.

«Non vogliamo clamore, ma che sia fatta giustizia in fretta — precisa uno degli avvocati che assistono le famiglie dei bambini, Laura De Rui — almeno due delle vittime stanno soffrendo le pene dell’inferno. Sono nell’età in cui possono leggere i giornali, vedere la tivù, e per questo è giusto che sulla vicenda cali il silenzio. Per non aggiungere dolore a dolore…». Ma dall’altra parte raccontano tutta un’altra storia. Il preside giura d’avere fatto il suo dovere fino in fondo, e lui, A. S., il «cattivo maestro», ci tiene a dire che è «povera vittima di una maldestra congiura, proprio come i maestri d’asilo di Rignano Flaminio…». E dice ancora: «È tutta una montatura per un rimprovero fatto a un bambino dopo un compito in classe…». E spiega bene, il maestro, che quelle pasticche distribuite a scuola mica erano Viagra per davvero. Erano soltanto caramelline alla menta.

Bullismo: abusi sessuali su uno studente. Molestato nei bagni da 4 compagni e ricattato: costretto a pagare il «pizzo».

Indagine dei carabinieri dopo la denuncia di un ragazzo dell’alberghiero.
I soprusi, terribili, ripresi con i cellulari: i filmati ora all’esame dei Ris.
Minorenne si è sfogato con i genitori dopo aver subito in silenzio per mesi umiliazioni e brutalità.
(La tribuna di Treviso) Costretto a seguire i compagni in bagno durante la ricreazione e a subìre molestie sessuali. E poi violenze e maltrattamenti di ogni tipo, fino al pagamento di un «pizzo». E’ il drammatico episodio di bullismo che ha per teatro un istituto alberghiero trevigiano e per protagonisti cinque ragazzi tra i 17 e i 18 anni. Sul caso, denunciato dalla famiglia del giovane, sono ora in corso le indagini dei carabinieri. Accertamenti sono stati affidati anche ai Ris, in particolare l’esame di alcuni filmati girati col telefonino dei ragazzi. L’analisi del materiale è decisivo per stabilire la fondatezza di quanto riferito dal ragazzo agli investigatori e l’identità dei suoi persecutori. I primi accertamenti sono scattati lo scorso dicembre.
Sull’accaduto il riserbo degli inquirenti è massimo, ora si attendono i riscontri tecnici che permetteranno contestazioni specifiche ai ragazzini coinvolti.
Tutto ha inizio alla fine dello scorso anno quando uno studente minorenne racconta sconvolto ai genitori una serie di violenze a cui è soggetto a scuola da parte di un gruppo di suoi compagni. Il giovane si sfoga dopo aver subìto in silenzio per mesi ogni sorta di brutalità. Le violenze, spiega, si consumavano per lo più durante l’ora di ricreazione nei bagni dell’istituto alberghiero da lui frequentato.
Il ragazzo racconta di vere e proprie torture fische e psicologiche, fino a molestie sessuali di cui sarebbe stato ripetutamente vittima. I particolari sono drammatici, il livello di violenza è molto alto. Ma non ci sono soltanto le aggressioni e le umiliazioni: il giovane sarebbe stato costretto anche a pagare i suoi persecutori versando loro periodicamente un pizzo, dietro minaccia di più gravi maltrattamenti se non avesse obbedito. Quattro i suoi aguzzini: due diciassettenni e gli altri diciottenni. Una vera e propria banda, secondo il racconto del giovane, specializzata nel terrorizzare e maltrattare gli studenti apparentemente più deboli.
I genitori, ascoltato il drammtico sfogo, si rivolgono immediatamente ai carabinieri, denunciando l’inferno quotidiano al quale il ragazzino è costretto. Scattano le indagini, coordinate dal comando trevigiano: la materia è delicata vista l’età delle persone coinvolte e occorre procedere con la massima cautela. Verificando, innanzittutto, la fondatezza della ricostruzione fatta dallo studente. A sostegno di quanto da lui riferito, gli investigatori avrebbero trovato un importante riscontro: in mano ai carabinieri ci sono infatti alcuni filmati girati con la camera del cellulare, che documentano le violenze a scuola. Le immagini non sono limpide, così come non lo è il sonoro: per questo gli investigatori hanno deciso di inviare ai carabinieri del Ris il materiale girato per «pulirlo» e renderlo utiizzabile ai fini investigativi. Nel frattempo la segnalazione è stata trasmessa sia alla Procura di Treviso che a quella dei Minori di Venezia. Le indagini devono inoltre verificare se ci sono state anche altre vittime.
Quanto accaduto all’Alberghiero, se troverà conferme dall’attività investigativa in corso, rappresenta un episodio estremo di un fenomeno in espansione anche nella Marca. Tanto che proprio lunedì scorso, davanti ai cancelli della «Anna Frank» di Sant’Angelo, una coppia ha distribuito volantini antibullismo con il seguente testo: «Genitori, sapete davvero ciò che accade nei bagni della scuola? Fate attenzione a ciò che succede ai vostri figli». L’iniziativa è stata decisa dopo che, secondo la denuncia dei genitori, un ragazzino è stato costretto da un suo compagno ad abbassarsi i pantaloni, sotto minacce. L’accaduto risale all’inizio della scorsa settimana, mentre è dello scorso anno il caso di un bambino di Nervesa pestato dai suoi compagni e finito all’ospedale con un trauma cranico.

L’Istat e "100 statistiche per il Paese".

(Sky tg24) Un’Italia più sicura ma con più paure. L’economia cresce più lentamente della media europea. La povertà preoccupa. Ci si sposa poco e si risparmia su cultura e svaghi. Questi alcuni dati del rapporto Istat “100 statistiche per il Paese”.

Ragazzate. E’ scandalo nelle redazioni. Sorpresi a "misurarselo" cinque ragazzi denunciati con l’insegnante. Anche l’Avvenire ne parla.

Che la “pruderie” in Italia faccia sempre il suo bell’effetto ed attiri l’attenzione è un dato di fatto ma quella, che a ben vedere, è una ragazzata, diventa una delle principali notizie del giorno non ce lo saremmo mai aspettata.
Il fatto:
(Rainews 24) Cinque alunni di una scuola media del Napoletano, due di 13 anni e tre di 12, sono stati denunciati insieme con la loro insegnante, una quarantenne, per atti osceni in luogo pubblico commessi in concorso tra loro.

I cinque, secondo quanto accertato dalla polizia sulla scorta di una segnalazione anonima confermata dal preside dell’istituto che aveva raccolto le denunce di alcuni genitori, si sarebbero denudati in aula esibendo gli organi genitali per poi sfidarsi sulle rispettive misure.

In particolare due di loro avrebbero istigato gli altri tre a seguirli in fondo all’aula dopo aver chiesto il permesso col pretesto di dover parlare della gita scolastica.

L’insegnante, una supplente, anche lei accusata di concorso in atti osceni, ha replicato alle accuse dicendo di non essersi accorta e di non aver visto quello che effettivamente i ragazzini facevano in classe. Una versione alla quale gli investigatori sono poco propensi a credere.

Inoltre indagini sono in corso da parte della Procura dei Minori e del commissariato di polizia di Frattamaggiore su altri episodi di esibizionismo avvenuti nella stessa classe ma con altri bambini come protagonisti. Anche la posizione del preside e’ al vaglio degli inquirenti, mentre gli alunni non sono stati per il momento ascoltati.

La versione di Panorama:

In classe la gara choc: alla ricerca dell’alunno più “dotato”.
Ansa)[/i]

Pre-adolescenti, tra i 12 e i 13 anni, che gareggiano, in aula, per premiare il più dotato, da veri e consumati esibizionisti. E la supplente, una donna di 40 anni che sostituiva la collega di ruolo, dice: “Non me ne sono accorta”. Si tratta di cinque alunni della seconda media dell’istituto “Giovanni XXIII”, in via Piave a Sant’Antimo (paese in provincia a nord di Napoli), che si sarebbero sfidati a “chi ha il pisello più lungo”.
I cinque, secondo quanto accertato dalla polizia sulla scorta di una segnalazione anonima confermata dal preside dell’istituto che aveva raccolto le denunce di alcuni genitori, si sarebbero denudati in aula esibendo gli organi genitali per poi sfidarsi sulle rispettive misure. Sembra che siano stati, in più occasioni, due dei ragazzini ad istigare gli altri. Altre volte le “gare di genitali” sarebbero state ingaggiate nei bagni dell’istituto per misurare la “propria virilità”.
Ci penserà la procura a capire se è vero che l’insegnante non si è accorta di quello che stavano combinato i suoi alunni che, stando alla versione dell’insegnante, si sarebbero appartati in un’aula accanto con la scusa di discutere su un’imminente gita scolastica e qui avrebbero dato il via all’esibizione. Una versione alla quale gli investigatori sono poco propensi a credere.

E si è scomodato pure l’Avvenire, il quotidiano dei vescovi e particolarmente restio a dare notizie che abbiano a che fare col sesso. Ma in questo caso, qualcuno obbietterà, si tratta di educazione. E di minori, aggiungiamo noi… forse un poco di tatto e riservatezza, soprattutto dai preti, ce la seremmo aspettata, invece… messi in “prima pagina” come si dice… perchè?


Atti osceni a scuola, denunciati 5 minorenni e l’insegnante.
(Avvenire) Cinque alunni di una scuola media del Napoletano, due di 13 anni e tre di 12, sono stati denunciati insieme con la loro insegnante, una quarantenne, per atti osceni in luogo pubblico commessi in concorso tra loro. I cinque, secondo quanto accertato dalla polizia sulla scorta di una segnalazione anonima confermata dal preside dell’istituto che aveva raccolto le denunce di alcuni genitori, si sarebbero denudati in aula esibendo gli organi genitali per poi sfidarsi sulle rispettive misure. In particolare due di loro avrebbero istigato gli altri tre a seguirli in fondo all’aula dopo aver chiesto il permesso col pretesto di dover parlare della gita scolastica. L’insegnante, una supplente, anche lei accusata di concorso in atti osceni, ha replicato alle accuse dicendo di non essersi accorta e di non aver visto quello che effettivamente i ragazzini facevano in classe. Una versione alla quale gli investigatori sono poco propensi a credere. Inoltre indagini sono in corso da parte della Procura dei Minori e del commissariato di polizia di Frattamaggiore su altri episodi di esibizionismo avvenuti nella stessa classe ma con altri bambini come protagonisti. Anche la posizione del preside è al vaglio degli inquirenti, mentre gli alunni non sono stati per il momento ascoltati.

Resta il fatto che comunque è strano che diverse redazioni, alcune anche particolarmente importanti ed autorevoli (noi ve ne abbiamo dato solo un saggio) si siano fiondate sopra questa notizia che, lo ripetiamo resta in sostanza una ragazzata. Chi maschio e adolescente non se l’è “misurato” con amici o compagni? Senza per questo cadere in “infernali perversioni” o restarne choccati secondo il parere dell’autorevole Panorama.
E comunque gli australiani dicono le la masturbazione allontana il cancro per cui, cari ragazzi “curatevi”…

Milano. Al liceo Parini una inchiesta fra gli studenti rivela che uno su dieci ha avuto esperienze omosessuali.

Questionario fra 200 alunni sul modello della storica indagine sul sesso: “Oggi come allora abbiamo voluto rompere un tabù”.
(Franco Vanni – La Repubblica, edizione di Milano) Stavolta non sarà scandalo, ma sicuramente l´operazione farà discutere. Al Parini torna “La Zanzara”. A 42 anni dall´inchiesta choc in cui le ragazze del liceo parlavano del loro rapporto con il sesso, i pariniani fanno rinascere lo storico giornaletto. E stavolta l´indagine tra gli studenti è sull´omosessualità.

«Oggi come allora abbiamo voluto rompere un tabù – spiega Alfredo Manfredini Bohm, 19 anni, uno degli autori – riproporre le domande ingenue del 1966 sarebbe stato anacronistico: che la maggior parte delle ragazze dispongano della loro sessualità oggi è un dato di fatto. Per i gay è diverso». Protetti dall´anonimato del quiz, quasi 10 pariniani su cento dichiarano di avere avuto un´esperienza omosessuale, e 14 non escludono di poterne avere in futuro. Leggendo le risposte alle 18 domande del questionario, distribuito in 10 classi campione, emerge che gli studenti sono favorevoli al riconoscimento delle unioni di fatto fra gay (il 75%), e all´uguaglianza, da un punto di vista dei diritti, fra omo ed eterosessuali (oltre il 90%). «Sono dati che non ci stupiscono – dice Giovanni Parmeggiani, 19 anni, anche lui fra gli autori – l´omosessualità esiste a scuola come ovunque. Fa piacere sapere che è vissuta come una cosa normale, anche se una minoranza vede ancora il gay come un diverso». Per una decina dei 200 ragazzi intervistati, infatti, l´omosessuale è “un malato da curare”, oppure “un deviato”.

Il numero commemorativo della Zanzara sarà presentato alle 18 del 27 maggio nell´aula magna del Parini, alla presenza degli studenti della classe terza B del 1966, cuore della storica redazione del giornaletto che scatenò una vera e propria repressione. Sarà un´edizione double face di otto pagine: da una parte, in versione anastatica, l´inchiesta di 42 anni fa “Che cosa pensano le ragazze d´oggi” che ai redattori costò un processo per corruzione di minorenni a mezzo stampa. Dall´altra, l´indagine fatta oggi. Le pagine centrali presenteranno il progetto “East Parini School”, raccolta di fondi per la costruzione di una scuola in India, promossa dall´associazione ex pariniani di cui fa parte anche Milly Moratti. Il giornaletto sarà regalato a tutti gli 800 ragazzi iscritti al Parini e ai 2mila ex studenti invitati per lettera alla presentazione.

Per Marco De Poli, direttore della Zanzara nel 1966, oggi 59enne, «l´inchiesta dimostra come la liberazione sessuale nella società ci sia stata. Voglio pensare che sia una conseguenza delle battaglie del Sessantotto, che la Zanzara aveva anticipato».

Anche il preside Carlo Pedretti si dice soddisfatto: «È una tradizione che continua – dice – mi auguro che la nuova Zanzara continui negli anni e raggiunga i livelli qualitativi del giornaletto storico». Quanto alla scelta dell´argomento, il preside commenta: «Di omosessualità si parla già molto, considerarlo un tabù è esagerato. Comunque, se questa è la scelta dei ragazzi è giusto sostenerla».

E ai ragazzi del Parini arrivano anche i complimenti del presidente di Arcygay. Aurelio Mancuso esulta: «L´inchiesta dimostra la maturità degli studenti del Parini. I dati emersi dimostrano che i giovani sono pronti ai cambiamenti necessari in questo Paese da un punto di vista dei diritti. E il fatto che uno studente su dieci dichiari di avere avuto esperienze omosessuali è in linea con i dati internazionali. Milano si conferma come una delle città più accoglienti verso i gay in Italia».

Amici di Maria. Luca Jurman "In trasmissione mi sono sentito Ray Charles. Marco Carta è stato attaccato con violenza. Non so se rifarò Amici".

(Antonio Lodetti – Il Giornale) Chi è in realtà Luca Jurman? Il cantante soul di culto che ha tra i suoi santini Ray Charles e B.B. King? Il direttore musicale e maestro vocale di Ramazzotti o della Pausini nel tour mondiale del 2001? Oppure l’inflessibile professore (lui ha coniato il termine oggi di moda «vocal coach») di canto dei gagliardi giovincelli di Amici? Mr Jurman è una specie di Jekyll e Hyde che si completa nella poliedricità. Invero è un artista soul jazz, un body guard della voce per alcune popstar, ma ha raggiunto la fama con la effe maiuscola per aver difeso, recuperato dall’eliminazione e portato alla vittoria il ribelle Marco Carta nello show di Maria De Filippi. Una scelta vincente e rischiosa, visto che premia un peperino dall’immagine un po’ troppo provocatoria. «Contro Marco c’è stata un fortissima strumentalizzazione – puntualizza Jurman -, io non faccio polemica, e capisco l’esigenza di scontri verbali in uno show come Amici. Però Marco è stato attaccato con violenza senza cercare di capirlo; è cresciuto in un piccolo borgo sardo, senza genitori, e ha avuto difficoltà a relazionarsi con gli altri. Ma ha grande cuore e una bontà infinita». Ma questo forse non basta per diventare cantanti. «Ha capito la durezza dei miei metodi e li ha seguiti con serietà. Sa cosa mi ha colpito di Amici? Quando io studiavo, se parlavano i professori non volava una mosca; qui ad ogni nostra critica saltava per aria lo studio. Qualcuno pensava di trovarsi ad un karaoke». E invece? «Invece noi puntiamo a creare artisti. Marco ha fatto solo un primo passo, ha una grande musicalità da esplorare e da tirar fuori, dovrà lavorare per anni. Aiutarlo è il mio compito, come ho fatto con tanti, come Alex Baroni. Spero di produrre un disco di Marco, ma con calma, senza bruciarlo, anche Maria De Filippi ha molto a cuore il ragazzo e ci sta molto attenta». Quindi Amici è un’esperienza positiva. «All’inizio ero scettico perché venivo dalla musica pura, ma ho visto con stupore che i ragazzi si avvicinavano con entusiasmo alle mie tecniche. Non avrei mai pensato di trovarmi così bene con Maria e il suo staff».

E poi, parliamoci chiaro, questo successo giova a Jurman come solista. Domenica scorsa ha suonato al Blue Note di Milano preso d’assalto dai giovani fan; ieri replica con locale blindato, e la prossima domenica si prevede lo stesso film. Se l’aspettava? «Sono sbalordito. Ai miei concerti ho sempre visto 30-40enni, ora è pieno di 18-20enni e, a parte la soddisfazione personale, sono felice che vengano ad ascoltare il soul». E Amici lo rifarà? «Lo rifarei ma mi ha portato via tanto tempo. Avrei bisogno di aiuto per le audizioni, però mi spiacerebbe smettere. Ma ho la mia scuola di canto che incombe. Dedico all’insegnamento la maggior parte del tempo; in giro per il mondo ho approntato un metodo nuovo, con l’aiuto anche di otorini e medici specialisti. Faccio corsi professionali per cantanti jazz, soul, pop, anche lirica, coristi. Anche corsi individuali. Per fortuna la scuola funziona molto bene».

E poi lui non rinuncia a salire sul palco. «Soprattutto ora, canto rendendo omaggio ai miei maestri, da Billie Holiday a Ray Charles passando per Charlie Parker. Mostri irraggiungibili; infatti non sono mai soddisfatto di ciò che canto, anzi, mi fa schifo perché sono un perfezionista. Per iniziare un po’ di talento ci vuole, ma poi bisogna studiare senza mai smettere». E lei ha studiato tanto? «Ero un bambino prodigio al pianoforte, poi ho studiato jazz con Sante Palumbo. A militare però mi feci male ad una mano, così cambiai strada e presi a lavorare sulla voce. E ancora oggi studio; ora imparo la tromba, ma non mi sentirete suonarla finché non sarò come Chet Baker». Intanto il suo singolo Nera (il video è girato da Muccino) va forte e Jurman sta preparando un nuovo cd. «Sto scrivendo i brani, e poi farò un album dal vivo con big band». Ma non riposa mai? «Sabato son partito da Roma, ieri ho suonato a Milano, oggi torno a Roma. Sono anni che non faccio vacanze. Almeno l’anno scorso son riuscito a scappare qualche ora ogni tanto per sciare».

Amici di Maria. Polemica tardiva di Grazia Di Michele: «Marco non meritava. Il prossimo anno forse non torno».

(Il Giornale) No, proprio non avrebbe voluto vedere lui, Marco, con il trofeo di Amici in mano. Avrebbe preferito di gran lunga che venisse assegnato a Roberta o a Pasqualino. I due ragazzi per cui è rimasta nella scuola di Amici ad insegnare, nonostante il forte disagio: «Mai li avrei abbandonati». Grazia Di Michele, la cantautrice degli Amori diversi, professoressa della scuola di Canale 5, è in fiume in piena il giorno dopo la finale, parla di questo «anno difficile» e soprattutto rivela che non sa se l’anno prossimo tornerà nella scuola di Cinecittà.
Partiamo da Marco. «Certo, sono contenta per lui, come lo sarei per qualsiasi ragazzo avesse vinto. In finale ha cantato benissimo. Ciò non toglie che non fa piacere vedere trionfare un allievo che si è distinto per un comportamento e un rendimento non consono a una scuola. Se bisogna premiare il talento in canto, ballo e recitazione, secondo me erano più accreditati Roberta e Pasqualino, più versatili, studiosi e capaci di relazionarsi». Tra la Di Michele e Marco si è creato un profondo conflitto: a inizio anno lei ha proposto la sua espulsione dalla scuola, con l’assenso di tutti gli insegnanti. Poi Marco è stato ripescato grazie all’intervento di un altro professore, Luca Jurman, che ha creduto in lui e, sostanzialmente, gli ha fatto da insegnante di sostegno, lavorando molto sull’aspetto caratteriale. Scelta che ha comportato lo schieramento del corpo docente in due, uno che allenava la squadra bianca e l’altro la blu, e l’intervento degli insegnanti a microfono aperto nelle puntate in diretta con tanto di messa in onda di discussioni, liti, prese in giro. E Grazia come ha vissuto tutto questo? «Male, con un forte disagio. A un certo punto, è partita la deriva, per cui alcuni ragazzi si sono sentiti liberi di insultare i professori». Maria De Filippi a queste accuse risponde che non si fa altro che registrare quello che succede e che, fuori dal talent, la società è anche peggio. «Però si può scegliere quello da mandare in onda e quello da tenere nel cassetto. E comunque ci sono dei limiti di rispetto che non si possono travalicare. Io li ho fatti presenti e, sinceramente, la De Filippi ha cercato di frenare i ragazzi, però ormai i conflitti erano troppo accesi». Dunque, che farà la prossima stagione? «Ora voglio riflettere, se la direzione che prende la scuola è quella che si è vista quest’anno, faccio fatica a pensare di tornare. Non posso insegnare a mio figlio il rispetto e poi farmi vedere da lui in Tv mentre dei ragazzi mi mettono in discussione pure come madre».

La vicenda del prof accusato di masturbarsi in classe. "Non ci sono elementi per una sospensione"

Il liceo King a luci rosse, Massara bacchetta il preside.
(Giuseppe Filetto – La Repubblica, edizione di Genova) «Al momento non ci sono elementi per potere avviare una sospensione cautelativa del professore – dichiara Attilio Massara – ma ci sono ragioni per ritenere che le dichiarazioni del preside del King sono state quantomeno poco opportune: un capo di istituto non si comporta così». Sono accuse al vetriolo quelle tra il direttore scolastico regionale e Renato Dellepiane. Ieri Massara non ha usato mezze misure contro il preside che negli scorsi giorni ha chiesto il suo intervento nella vicenda della studentessa che ha denunciato il professore di matematica. Stando a quando sostiene la ragazza, il docente si sarebbe masturbato in un´aula dell´istituto.
Il preside sulle pagine dei giornali ha lamentato la scarsa presenza dell´amministrazione scolastica, l´intervento poco tempestivo: soprattutto in passato, quando sono state chieste diverse ispezioni sul comportamento dell´insegnante. «Mi è dispiaciuto molto apprendere ciò – dice Attilio Massara – un capo di istituto non parla in questi termini: prima di prendere delle posizioni così marcate e di dire che dormivamo, sarebbe stato giusto prima informarsi, invece che andare in gita in Francia».
Il giorno in cui la studentessa di quarta ha denunciato il professore, Dellepiane si trovava a Saint Malo, accompagnava in gita i suoi alunni, e da lì, però, ha seguito le vicenda attraverso la vice preside Lidia Lowenberger, non facendo mancare le informazioni. «Più volte ho chiesto provvedimenti nei confronti del docente – ha ripetuto il preside – ma non siamo stati ascoltati».
Il professore per ora rimane al suo posto, mentre la vicenda sembra ormai incanalata nello scambio di accuse tra la presidenza della scuola e la direzione regionale. Per il resto Massara attende le relazioni ufficiali dell´ispettore Agostino Pittaluga. «Le ho però lette di sfuggita e non mi sembra che contengano elementi tali da poter adottare provvedimenti nei confronti del docente – spiega il direttore -: siamo in presenza delle dichiarazioni della studentessa contro quelle dell´insegnante». Poco o nulla dal punto di vista amministrativo, anche se Massara annuncia che manderà tutti gli atti alla Procura della Repubblica. D´altra parte la famiglia della ragazza (il papà è un noto docente universitario) ha già dato mandato all´avvocato Guido Colella di farsi difendere.
La studentessa continua a ripetere di non essersi sbagliata, di avere visto il professore con i pantaloni abbassati, intento a fare cose inequivocabili mentre guardava le ragazze che facevano ginnastica nella palestra di fronte. Lui, però, nega: «Una calunnia, una calunnia pazzesca. È la vendetta di una allieva perché lo scorso anno le ho dato il debito di fisica». Dice di essersi già rivolto alla polizia per denunciare la diffamazione, mentre al liceo King gli studenti ripetono che «quell´insegnante ha una doppia personalità». «Un docente che in passato ha dato più di un problema», ribadisce lo stesso preside Dellepiane.

Professore sorpreso da una studentessa con i pantaloni abbassati a masturbarsi a scuola.

(Il Secolo XIX) Un professore di matematica e fisica è stato sorpreso da un’ alunna mentre, con i pantaloni abbassati, si stava masturbando. Il giorno dopo, martedi, il docente avrebbe minacciato i ragazzi nel caso avessero parlato ma la risposta delle famiglie non si è fatta attendere: un gruppo di loro ha sporto denuncia in Questura ed il docente è stato allontanato temporaneamente dalla scuola. Ora è in subbuglio il liceo scientifico-classico King di Sturla dove lunedi nell’ora di pranzo è avvenuto l’incredibile episodio. È sconcertato il preside Renato Delle Piane, raggiunto telefonicamente in Francia dove, con i suoi studenti, sta festeggiando un gemellaggio con un liceo di Saint Malo. Sconcertato ma non sorpreso. Dichiara: «Sono mesi, anni che questo docente, che ha 62 anni ed è sposato, crea problemi con i suoi comportamenti e nonostante abbia sollecitato spesso il Provveditorato chiedendo una ispezione, non mi è stata mai mandata, perché, dicono i dirigenti, non ci sono a disposizione ispettori esperti di matematica e fisica. Ma cosa c’entra mai?
Quel professore non mi creava certo problemi didattici… ma ben altri. Un duro, un razzista, un uomo spesso con atteggiamenti estremi. Contro di lui ho decine di lettere delle famiglie. Un dossier composto negli anni…». Dunque i fatti. Una studentessa lunedi scorso, a lezioni concluse, ritorna in classe perché si era scordata un libro e trova il docente con i pantaloni abbassati che si masturba.

Esce correndo dalla classe e si rifugia a casa dove a quel che sembra non avrebbe immediatamente raccontato ai genitori il pesante turbamento.
Ma avendo confidato ad un bidello lo sgradevole incontro, il giorno dopo è stata chiamata in presidenza. «Il docente ha negato, ha detto alla mia vicepreside che stava mangiando un panino, ma la testimone è un’alunna molto seria e molto attendibile», riferisce Delle Piane. Sta di fatto che il giorno dopo, martedi, non solo l’insegnante avrebbe minacciato i ragazzi dicendo, sembra in presenza di un’altra insegnante, che se avessero parlato avrebbero dovuto «subirne le conseguenze», ma secondo quel che è stato riferito a Renato Delle Piane avrebbe anche obbligato due studenti a camminare carponi. «Per dimostrare che egli era ben più potente di loro e poteva fare di loro quel che voleva…», aggiunge il preside

Sconfortato però. E si chiede se almeno in questa occasione questo insegnante, che negli anni gli ha creato problemi, fino ad arrivare all’increscioso imbarazzo di questi giorni, possa essere “fermato”. «Certo se fossimo riusciti in qualche modo a toccargli il tempo prima, forse non saremmo arrivati a questi punti», riflette Delle Piane il quale racconta che il docente era arrivato al King diversi anni fa con una cattedra di elettrotecnica, e le tensioni si erano manifestate da subito. Poi è rimasto lontano un anno dal King per ritornarvi con l’abilitazione di matematica e fisica «e quasi apertamente, quasi provocatoriamente, mi ha fatto capire che così nessuno lo avrebbe più sbattuto fuori dal mio liceo». Sono stati anni difficili secondo quel che racconta il preside con un professore “arrogante” con gli studenti e con i suoi colleghi. Relazioni aspre, ma mai situazioni incresciose come quella capitata lunedi a mezzogiorno, mai a quel che sembra molestie alle ragazze pur essendo un uomo descritto «piuttosto maschilista». Ora la vicenda è nella mani della vicepreside che sta preparando una relazione richiesta dal Provveditorato. Il docente è stato invitato a prendersi una settimana di vacanza in attesa che il Provveditorato legga la relazione e decida il da farsi. Il preside fa capire che avrebbe preferito un allontanamento immediato tuttavia spera nella giustizia ammnistrativa anche se finora lo ha fatto molto, molto aspettare. Il King è liceo scientifico e classico con diversi orientamenti: dalla musica allo sport alle scienze e biotecnologie. Gli iscritti sono oltre 1600, distribuiti nella sede centrale di via Sturla e nelle succursali di via Casotti a Nervi e in via Era.

Amici di Maria. Vincono i Blu, fuori Susy. Francesco "Idolo delle folle"… Cronaca della serata.


(Televisionando) Stasera (ndr. ieri…) si deciderà il quartetto che mercoledì prossimo si contenderà il titolo di vincitore della settima serie di Amici di Maria De Filippi. Per allentare la tensione la produzione ha deciso di regalare alle due squadre una giornata rilassante alle terme, ma le prove non lasciano tregua. In alto la preparazione dei musical che vedremo stasera, Dirty Dancing per i Blu e In&Out per i Bianchi.

Nel pomeriggio di ieri sono arrivati anche i pronostici degli allievi eliminati durante il serale: Luca Zanforlin ha chiesto loro di “disegnare” la propria finale ideale e di fare il nome del loro vincitore.
Roberta raccoglie il maggior numero di voti tra gli ex allievi, con Antonino, Giulia, Simonetta e Giuseppe che vorrebbero vederla trionfare. Si dice sicura della sua vittoria anche Cassandra, che però in cuor suo vorrebbe vincesse Francesco, desiderio condiviso da Marta e Marina. Solo due preferenze per Marco, gli irriducibili Gennaro e Maria Luigia. Addirittura Simonetta non vorrebbe vedere il suo conterraneo neanche in finale, non essendo stato un grande esempio di impegno. Ma rivediamo i pronostici dei ragazzi e i commenti di Marco e Francesco.


Intanto Cristina continua a provare le coreografie che ballerà al posto di Francesco, ovvero il passo a due di Steve e la coreografia hip hop di Maura. In attesa di rivederci tra pochissimo per la nostra blogcronaca in diretta web, vi lasciamo con le prove di Cristina e Leon.

21.18
Ci siamo, sta iniziando la penultima puntata di Amici, alla fine della quale conosceremo il quartetto finalista. Un vestitito nero monacale per Maria che chiama la sigla (Marco accenna a ballare e fa anche una ruota!), mentre al banco della commissione ritroviamo Gheorghe Iancu e Platinette. Maria annuncia il primo posto nella top ten del disco “Ti Brucia” per le compilation e il quarto nella classifica generale, dopo Vasco Rossi, R.E.M. e Jovanotti.
Prima prova, canto, Back to Black, Marco contro Roberta. Decisamente buona la sua esibizione. Luca: “Non è un brano per un uomo, ma ha fatto tutto come dveva essere”; Platinette: “Mi è piaciuto molto, l’ha cantata all’italiana e l’ha fatta bene”. Rvm per Marco, con i commenti di Roberta sulle possibilità canore di Marco: solita questione del timbro e solite polemiche tra i due. Il pubblico si divide tra applausi e fischi per Roberta, rimasta male per il “repressa” datele da Marco, a proposito del suo silenzio, della sua tendenza a non dire, secondo il ragazzo, quello che pensa, e della “stupida” e della “gallina”. I due non si sopportano e tant’è: tocca a Roberta cantare. Seduta su una sedia a centro studio, Roberta ce la mette tutta, ma non ci sembra una delle sue migliori prove.
Luca: “E’ un pezzo nel suo stile, ma avrei preferito un po’ meno differenze di dinamiche”. E cioè? “I volumi variano troppo e troppo repentinamente, ma sono cose piccole”. Grazia parte subito in difesa, spiegando che la sua era un’interpretazione depressa e quindi la sua dinamica ricreava questa sensazione”. Luca replica: “Non è solo lutto, ma anche sesso, per questo volevo dinamiche forti”. Platinette: “Esaltante!”. Rvm per Roberta, a cura del solito Marco, che le dà della “urlatrice, ignorante, stupida e gallina”, nonchè contraddittoria, prima aggressiva e ora dolcissima. Nel mezzo della discussione Maria chiude il televoto, ma i due continuano e chiamano in causa il solito Vessicchio, ormai giudice super partes, che afferma: “Non è vero che Marco ha solo il timbro, ma il valore delle sue esibizione oscilla da 4 a 9, non ci ha mai abituato ad uno standard costante“.
Carte, la prima prova la vince Marco, uno a zero per i Blu.
Seconda prova, ballo, passo a due di Garrison, Francesco contro Susy. Pubblicità.

21.40
Inizia Susy e il primo commento è di Iancu, che ha trovato questa esibizione la migliore di sempre, ha dosato meglio la sua sensualità. Incredibile! Alessandra: “Meglio questo tipo di coreografia dove del resto c’è poco da fare se non essere sensuale”. Colpo per Garrison, che ribatte esaltando la sua dinamica, ma la Celentano non molla, dicendole che non usa i muscoli (?). Susy a posto, tocca a Francesco.
Garrison: “Mi fa molto piacere dirti che in questo genere di ballo stai migliorando, siamo sulla buona strada, anche se non siamo al top”; Alessandra: “Pur essendo la stessa coreografia, la parte dell’uomo era più difficile. Su questi pezzi non sono paragonabili”. E Garrison” Non sei credibile!”. A Iancu Francesco piace comunque.
21.40
Inizia Susy e il primo commento è di Iancu, che ha trovato questa esibizione la migliore di sempre, ha dosato meglio la sua sensualità. Incredibile! Alessandra: “Meglio questo tipo di coreografia dove del resto c’è poco da fare se non essere sensuale”. Colpo per Garrison, che ribatte esaltando la sua dinamica, ma la Celentano non molla, dicendole che non usa i muscoli (?). Susy a posto, tocca a Francesco.
Garrison: “Mi fa molto piacere dirti che in questo genere di ballo stai migliorando, siamo sulla buona strada, anche se non siamo al top”; Alessandra: “Pur essendo la stessa coreografia, la parte dell’uomo era più difficile. Su questi pezzi non sono paragonabili”. E Garrison” Non sei credibile!”. A Iancu Francesco piace comunque.
Carte, la sfida è vinta da Francesco, due a zero per i Blu.
Terza prova, canto, Vieni da me, Marco contro Pasqualino.
Inizia Marco, ma le Vibrazioni non fanno per lui.
Luca: “E’ partito abbastanza bene, poi ha perso l’intonazione” e Marco, su domanda di Maria, ammette l’errore. Per Platinette la canzone si adattava bene a lui e gli chiede perchè non ci sia riuscito: “Sei come la Juve, giochi meglio con le piccole”. E tocca a Pasqualino.
Decisamente meglio, intonato e dentro al pezzo. Luca: “E’ sempre preciso, a parte due portamenti che non mi sono piaciuti, ma è gusto. Quei portamenti mi hanno distratto dall’emozione del bravo”; Fabrizio: “Siamo stati attaccati sulla troppa precisione e abbiamo lavorato di più sull’interpretazione. Mi sei piaciuto, colorato, sostenuto, vissuto, bravo”. Maria chiede a Luca: “L’hai sentito di nuovo anonimo?”, Luca: “Anonimo è una parola grossa, ma mi arriva poco e potrebbe fare di più”. Fabrizio: “L’intonazione e il tempo ce l’ha di natura”. Platinette: “Se questo programma lo vince chi ha versatilità lui è versatile, anche grazie alle doti di parodista”. Maria non ha ancora chiuso il televoto, mentre parte un rvm, su Marco che parla di Pasqualino. Anche per lui il sardo non ha parole dolci, considerandolo freddo nelle interpretazioni e stratega nelle sue parodie, per lui l’ultima spiaggia.
Pasqualino preferisce non attaccare. Chiuso il televoto e carte, la terza prova viene vinta da Marco, tre a zero per i Blu. E stasera vinceranno i Blu.

22.08
Quarta prova, ballo, passo a due di Alessandra, Polonnaise, Francesco contro Susy. Dimostrano Anbeta e Josè, ed è spettacolo.
Inizia Susy e nei suoi occhi si dipinge il terrore. Alessandra: “Una cos aimportante che Susy non ha è il portamento da ballerina che si conquista con anni di studio. Per l’esibizione ha fatto quello che poteva”. Iancu: “e’ un mondo da cui Susy è molto lontana. Vorrei Anbeta in finale”. E Susy chiude dicendo che si è sentita bene mentre ballava”. Maria domanda ad Alessandra se qualche passo avanti l’ha fatto e Alessandra: “Beh, ci mancherebbe, sta qui da cinque mesi”. E Susy vuole continuare a studiare.
Tocca a Francesco che fa una bella esibizione. Alessandra: “Non ha ballato al meglio per il ginocchio, ma è stato bravo. La sua pecca però sono la camminata e la corsa, ma il portamento ce l’ha”. E Steve ribatte: “Allora non ha il portamento, visto che hai detto che c’è sempre”. 1 a 1 tra Steve e Alessandra. Si chiude il televoto. La questione portamento va avanti, ma la soluzione sta nel mezzo, Susy non ce l’ha, Francesco ha tanto da studiare. Uelaaa, si inserisce anche Maura, giusto per dire che per Francesco dici sempre che c’è solo un piccolo problema, gli altri devono cambiare mestiere. Platinette ne dà una lettura diversa: “Lei ha una parola buona per i maschi e massacra le donne. Sara casuale? E soprattutto quando ci sarà un duetto tra lei e Francesco?”. Iancu conclude dicendo che non si è proprio accorto del ginocchio infiammato, ha ballato benissimo. E Maura: “Con lui siete sempre esagerati, non allunga una linea, e detto da voi che ha ballato benissimo è una cosa grossa”. Francesco: “Ognuno ha il suo giudizio. Grazie a tutti”. Carte, la quarta prova la vince Susy, tre a uno per i Bianchi.

Quinta prova, canto, Ogni Volta, Marco contro Pasqualino. Inizia Marco seduto su uno sgabello. Santo cielo, particolarmente faticata questa esibizione. Luca: “A me è piaciuto”, Fabrizio: “Mi è piaciuto come espressione, ma trovo sempre un difetto in Marco [Marco: “E certo”], cala sempre il vibrato su alcune note e perde l’intonazione talvolta”. E Luca dice che per la prima volta si è distratto e non ha segnato gli errori… ma viaaaaa! E dice anche che suoi Blu ha fatto sempre critiche molto pesanti. Lasciamo perdere, i docenti sono peggio dei ragazzi, lo stiamo dicendo da tempo.

22.37
Tocca a Pasqualino, Bravo Pasqualino, anche perchè cantare un pezzo di Venditti e dargli una personalità non è proprio facile (e lo stesso valeva ovviamente per Marco, la par condicio è dentro di noi!). Luca passa la palla a Fabrizio: “Due leggerissime imperfezioni in due punti, buona interpretazione, bene l’acuto più lungo, e hai sentito la canzone”; Luca: “Di glissati ne ho sentiti parecchi (vabbè, lasciamo il tecnico), ma sul testo, chiedo a Pasqualino, non hai sbagliato un po’ troppo?” Insomma Luca ha sentito parecchi errori sul testo e Pasqualino: “Mi è capitato, sono cinque mesi che canto dal vivo!”, ma poi Luca gli fa i complimenti per l’acuto. In sostanza Maria domanda: “Ma allora per te Fabrizio non è imparziale”. E Fabrizio chiede l’intervento di Vessicchio: “Rischio di diventare un notaio – esordisce Peppe – ma è vero che ha sbagliato il testo e aggiungo VivaDio, vuole dire che molla un po’ il controllo e si dà di più. Ha fatto un acuto bellissimo, che ha chiamato gli applausi a scena aperta. E Fabrizio è stato obiettivo e ha pienamente ragione su Marco”. Ma Maria insiste sul glissato e Fabrizio coglie la palla al balzo: “Visto che gli si dice sempre che è freddo, il glissato dà calore ed è tipico del cantato napoletano”. Platinette, invece, non è d’accordo con Vessicchio, notando che l’inizio più soft di Marco è stato più adeguato al testo: Marco è stato più “originale”.
Carte, la quinta prova è vinta da Pasqualino, tre a due per Blu.
Sesta prova, Ballo, passo a due di Garrison, Dormi e Sogni (Avion Travel) Francesco vs Susy, e con questa si esauriscono le coreografie ballate da Francesco.
Inizia Susy che balla con Kledi: coreografia difficile a detta di Garrison, l’autore. E si balla. Kledi non riesce ad alzarla (lei non si dà abbastanza spinta) sulla presa più bella della coreografia. Garrison: “So cosa vuol dire per un ballerino non fare una presa…”, ma Gheorghe spezza una lancia a suo favore, dicendo che lo sbaglio della presa l’ha poi deconcentrata, ma aveva iniziato bene. A distruggerla interviene Alessandra: “Non ha per niente stile”. In sua difesa scende Maura. “All’inizio lo stile c’era, poi l’errore l’ha sbalestrata”.
Tocca a Francesco con Maria.
Belli e bravi. Garrison: “Mi è piaciuto molto”, così come ad Alessandra. Maura: “Maria lo aiuta molto a tirare fuori il tuo lato più istintivo ed è un bene, così come ha aiutato ballare senza maglietta, ma qualcosa manca sempre”. Georghe: “Insieme sono bellissimi”. E Alessandra chiede l’intervento di Vessicchio, ormai un mito. Pubblicità.

23.04
Carte, la sesta prova la vince Francesco, quattro a due per i Blu.
Settima prova, canto, Almeno tu nell’Universo, Marco contro Roberta e inizia Marco. L’inizio è buono, e nonostante la difficoltà del brano ottima esibizione, considerati gli standard. Luca: “A parte la dizione, l’ho visto preso e sento i miglioramenti”; Fabrizio: “Forse un po’ alta la tonalità, sei arrivato con un po’ di fatica”. Platinette: “Ringrazio Marco per l’omaggio a Mia Martini e per l’intensità che ci ha messo nel cantare”. E Marco si lascia andare ai ringraziamenti al suo splendido vocal coach e a Fioretta e Patrick, che l’hanno aiutato, per quanto possibile nella dizione e nell’interpretazione”.
Tocca a Roberta, con un’interpetazione ugualmente convincente ma totalmente diversa.
Platinette: “Ho sentito molto Mimì”; Luca: “La cosa che mi soddisfa è che evidentemente qualcosa tra i litigi arriva. In questo brano mi è piaciuta”. E Fabrizio chiede spiegazioni: “Vuoi dire che hai stimolato tu il nostro lavoro?” e riparte il match tra i due. Si ricaccia la questione dei foglietti, mentre lo scontro tra il veterano Fabrizio e la new entry Luca continua senza soluzione di continuità. E il televoto è ancora aperto. Platinette intanto richiama l’attenzione: “Mi sono persa, negli ultimi cinque minuti stiamo parlando della posizione della lingua”. E Roberta prende la parola per dedicare la canzone al padre. Carte, vince Marco, cinque a due per i Blu.
Ottava prova, ballo, coreografia di Steve, ballano Susy e Cristina. Bellissima la coregrafia di Steve, fantastica. Steve, su Susy: “Nella parte centrale un po’ si è persa, ma poi si è ripresa, e come stile mi è piaciuta.” Alessandra: “Penso che attraverso questa esperienza Susy stia capendo un po’ questo mondo e che tanti elogi non aiutano. Io ti bacchetto, ma serve”. Maria: “Ma tu non la bacchetti, peggio. La tua talvolta non è didattica, tu massacri. Mi tengo da quattro puntate, ma non puoi dire sempre il peggio. Le critiche vanno bene, ma ogni tanto una possibilità di insegnamento ci vuole. Persino Iancu le dà una possibilità. Poi ti hai affinato una tecnica dialetticamente perfetta, inizi con un complimento e poi dai la bordata. Se metto in fila i tuoi giudizi, non discuto il contenuto ma i modi da stroncatura”. Alessandra: Ma io non posso dire altro è quello che vedo”. E Maria non ha tutti i torti. Pubblicità.

23.33
Balla Cristina in sostituzione di Francesco. Steve: “E’ difficile stare seduti due ore e mezzo prima di ballare, eh? Comunque eri rigida, tesa, non scaldata, in prova molto meglio. Ti sei persa nei giri, il problema di stasera è che non ho visto la tua solita fluidità”. Alessandra: “Hai sbagliato tanto, ma tornando sul discorso di prima, il peggior danno è senza dubbio l’indifferenza”. Maria: “parto dal presupposto che credi in quello che dici, che tu abbia un cuore e che quando dici “sacco di patate” non ti riferisci alle doti della persona, ma ci sono modi e modi. Ti ho sentito più volte dire che è una brava ragazza”. Platinette: “Ho scoperto il vero problema della Celentano: mangia caramelle per buttar giù la rabbia nei confronti delle donne. Lei è amara dentro.”
Cristina ringrazia tutti, compresi i suoi maestri fuori dalla scuola e dice: “Io il mondo fuori l’ho visto e posso assicurarvi che fuori è molto più dura di quanto possa apparire qui”. Spot per Alessandra, ammonimento di Maria.
Carte, vince Francesco/Cristina, dominio blu.
Ultima prova, musical, , iniziano i Blu con Dirty Dancing. Protagonista femminile Maria Zaffino, mentre Francesco interpreta il ruolo di Patrick Swayze. Bravo Francesco, ti meriti la vittoria! Marco ha distrutto The Time of My Life.
Garrison: “E’ stato carino, mi ha fatto sorridere”.

Subito ai Bianchi, con In&Out, Pasqualino è il protagonista, Roberta è la mamma e Susy la fidanzata. Peccato che Pasqualino debba uscire stasera, sarebbe stato un ottimo vincitore… per noi il futuro nei musical è assicurato. Anche se la commissione potrebbe decidere di eliminare Susy. Fioretta ringrazia Patrick e Maria “che mi dai la possibilità di far nascere talenti come Pasqualino” davvero sorprendente per Platinette. Pubblicità, prima delle carte finali.

23.57
La semifinale è vinta dai Blu (ma va!): Marco e Francesco in finale con il 53% contro il 47%. E’ salvo solo il primo in classifica. Il primo nome dei Blu è Pasqualino, terzo in classifica, salito di ben due posizioni rispetto alla scorsa settimana, e LA COMMISSIONE LO SALVA! Ci fa piacere!!!! Secondo nome Susy, quinta, precipitata quindi all’ultima posizione. La Commissione LA SALVA, mentre tocca a Roberta, seconda in classifica: la commissione LA SALVA, quindi esce Susy. La commissione ha così evitato di decidere dell’eliminazione di Susy. Garrison è il lacrime, mentre Susy abbraccia i suoi maestri. La classifica della finale è la seguente:

1) Marco
2) Roberta
3) Pasqualino
4) Francesco.

Sono loro i quattro finalisti della settima edizione di Amici. L’ultimo in classifica deciderà chi sfidare per primo la prossima settimana. Maria: “Mi spiace, sei cresciuta tanto, sei migliorata, sei cambiata. Mi spiace tanto”.
Siamo contenti comunque della permanenza di Pasqualino nella finale di Amici, se lo merita davvero. Ci spiace per Susy, che ha sempre lavorato tanto, contro tutto. Chapeau.
Appuntamento a mercoledì prossimo per la finalissima, tutti contro tutti, tutti in tutte le discipline. Da scoprire il ballo di Marco e il canto di Francesco. Sarà una bella finale. A presto per le news.