Obama: no a Brad e Angelina. Ho già Clooney.

Dietro il rifiuto forse il timore di un «effetto Jolie»: gli elettori del sud non hanno dimenticato il passato trasgressivo dell’attrice. Il senatore respinge l’aiuto in campagna elettorale: troppe stelle di Hollywood.

(Alessandra Farkas – Il Corriere della Sera) Brad Pitt bocciato da Barak Obama. Lo rivela il New York Daily News, secondo cui la star più sexy di Hollywood si era offerta di aiutare la campagna presidenziale del senatore nero dell’Illinois ma è stata rifiutata. «Abbiamo già reclutato George Clooney e Matt Damon — spiega un insider al quotidiano della Grande Mela —. Non volevamo apparire troppo hollywoodiani ». I contatti tra Pitt e Obama sarebbero avvenuti attraverso intermediari del candidato democratico alla corsa presidenziale del 2008 e secondo il giornale «è anche possibile che Obamanon sia stato informato della cosa». Resta però il fatto che la notizia del rifiuto — non smentita dai diretti interessati — ha già fatto il giro della blogosfera. Finendo come una macchia indelebile nel curriculum vitae, peraltro stellare, del protagonista di «Ocean’s 11» e «Babel». «Pitt è un ragazzo fantastico — si è subito giustificato l’entourage di Obama — ma non vogliamo che il nostro candidato finisca per proiettare un’immagine troppo frivola ».

Ma dietro il diniego, sempre secondo la stessa fonte, ci sarebbero i timori di un potenziale, negativo «effetto Angelina » sulla corsa. Anche se la Jolie oggi è l’incarnazione stessa del «politically correct», molti elettori, soprattutto negli stati più conservatori e cristiani del sud non hanno mai dimenticato il suo passato trasgressivo e autolesionista, immortalato da innumerevoli copertine di tabloid. Il periodo, per intenderci, quando l’allora Signora Thornton girava con una fiala di sangue umano appesa al collo e si tagliava le braccia tatuate con le lamette. «Brad Pitt fino ad oggi non ha ancora appoggiato alcun candidato», taglia corto la sua portavoce, confermando un astensionismo che ha sorpreso i fan dell’attore, abituati al suo grande attivismo, da Katrina all’effetto serra e dalla fame in Africa all’Aids.

L’unico a non stupirsi è il suo amico George Clooney. «Ho visto quello che è successo con la campagna per il Congresso di mio padre — ha spiegato al Daily News —. Essere una celebrità può diventare ad un certo punto uno svantaggio». Nick Clooney, candidato democratico per lo stato del Kentucky nel 2004, non è mai riuscito a coronare il suo sogno di essere eletto deputato. Suo figlio George aveva a suo tempo offerto aiuto al carismatico «Kennedy nero »: «Sono disposto a dare una mano in ogni modo possibile, anche stando a casa e non aprendo la bocca, se questo viene giudicato più utile». «Anche io sarei molto contento di aiutare Obama — gli ha fatto eco Damon al quotidiano —. È una persona meravigliosa, sarebbe un grande leader». Ma alla fine, secondo indiscrezioni, Obama potrebbe accettare anche l’aiuto di Pitt, così come nei mesi scorsi ha detto sì alla sponsorship di luminari di Hollywood quali Steven Spielberg, Barbra Streisand, Tom Hanks, Tobey Maguire, Eddie Murphy, Morgan Freeman e Ben Stiller. E non solo perché Hillary — la più amata dalla Mecca del cinema dai tempi dell’amministrazione Clinton — lo batte di 30 punti nei sondaggi ma anche perché, secondo Ancestry.com, lui e Pitt sarebbero cugini di nono grado.

Niente sesso nelle suites dell’Airbus A380.

La richiesta della Singapore Airlines ai propri passeggeri. Le dodici cabine di prima classe con letti matrimoniali non sono insonorizzate e nemmeno del tutto sigillate.

(Paolo Virtuani – Il Corriere della Sera) Alla Singapore Airlines mantengono un basso profilo e assicurano che non c’è nulla di nuovo rispetto a quanto di norma viene chiesto ai propri passeggeri: «Chiediamo a tutti coloro che salgono sui nostri aerei di non creare problemi agli altri passeggeri e all’equipaggio», ha detto la compagnia aerea alla Reuters. «Lo stesso vale per chi occupa le suites del nuovo Airbus A380: è vero che sono private, ma le dodici cabine non sono insonorizzate e nemmeno completamente sigillate».(
TENTAZIONE
– La precisazione è dovuta al fatto che le suites sono corredate di letto matrimoniale e, durante le sette ore di volo tra Singapore e Sydney, dove lo scorso 25 ottobre è entrato in servizio il nuovo superaereo a due piani, a qualcuno può venire (o è già venuta) la tentazione di… alla Singapore Airlines non vogliono nemmeno sentire pronunciare la parola.
ATMOSFERA ROMANTICA
– «Ti fanno pagare un sacco di soldi, ti danno un letto matrimoniale e champagne senza limiti, ti assicurano che c’è la privacy, e poi di dicono che non puoi fare una cosa che in quelle condizioni viene naturale?», si è lamentato con il quotidiano inglese Times Tony Elwood, che insieme alla moglie Julie ha viaggiato in suite nel volo inaugurale. «Fanno tutto per creare un’atmosfera romantica, ti offrono ostriche da tutte le parti e quindi direi che non dovrebbero cercare scuse», ha aggiunto Julie.

Mtv Europe Music Awards: Tutto pronto per l’evento di Monaco.

(Mtv) Gli Mtv Europe Music Awards 2007, in programma all’Olympialle di Monaco, in Germania giovedì 1 dicembre, saranno trasmessi da Mtv Italia in diretta a partire dalle ore 20.00 con il Red Carpet Live e dalle 21.00 con il Main Show.

Padrone di casa della serata sarà il rapper Snoop Dogg che presenterà la quattordicesima edizione dello show. Wyclef Jean commenterà invece la diretta dello show dal backstage per tutti gli utenti web collegati a www.mtv.it/ema e per gli utenti mobile connessi a wap.mtvema.com, per la diretta sui cellulari.

Sul palco della suggestiva Olympialle Arena di Monaco si esibiranno in performance live inedite: i Babyshambles di Pete Doherty, Mika, Foo Fighters, Avril Lavigne, My Chemical Romance, i Tokio Hotel e l’inedito duetto formato da Will.I.Am dei Black Eyed Peas e Nicole Scherzinger delle Pussycat Dolls.

Molti anche i volti celebri che saranno presenti a Monaco in qualità di presenter per consegnare ai vincitori gli ambiti award: il tennista pluricampione Boris Becker, Craig David, il front man dei Depeche Mode Dave Gahan, i Good Charlotte, la cantante inglese Joss Stone, Michael Stipe degli R.E.M., Serj Tankian dei System of a Down e Wyclef Jean dei Fugees, la modella inglese Lily Cole, Jon Heder, star di ” Napoleon Dynamite” e l’esplosiva Kelly Rowland delle Destiny’s Child.

Gli Awards saranno trasmessi anche quest’anno su più piattaforme. Oltre alla diretta tv, Wyclef Jean condurrà uno show dal backstage in esclusiva per gli utenti web e mobile. L’ex Fugees promette un vero internet party con interviste dal red carpet e irruzioni nel backstage.
Wyclef Jean, inoltre, intervisterà i 3 finalisti che saranno rimasti in gara per il “New Sounds of Europe Award” e attenderà con loro la proclamazione del vincitore che si potrà esibire in diretta tv sul palco principale.
L’esclusivo evento dal backstage si potrà seguire collegandosi a: www.mtv.it/ema, per internet, e wap.mtvema.com, per la diretta sui cellulari.

Tra gli artisti in nomination spicca Justin Timberlake, unico candidato per 4 award, ossia per: Ultima Urban, Headliner, Video Star e Solo Artist. Seguono con 3 nomination Beyonce’, Fall Out Boy, Linkin Park, My Chemical Romance, Nelly Furtado e Rihanna, i Tokio Hotel hanno ricevuto 2 nomination a pari merito con altri artisti tra cui 30 Seconds to Mars, Mika, Amy Winehouse e Avril Lavigne.

Per il “Best Italian Act” vinto lo scorso anno dai Finley, sono in nomination: Elisa, Irene Grandi, J-Ax, Negramaro (già vincitori nel 2005) e Zero Assoluto.

Tutte gli artisti possono essere votati fino alle ore 12.00 di giovedì 1 novembre su www.mtv.it/ema.
Per il New Sounds of Europe Award si potrà continuare a votare anche durante lo show sia sul sito che via sms le tre band rimaste in gara.

Nel 2006, gli Mtv Europe Music Awards sono stati trasmessi ad un potenziale pubblico di oltre un miliardo di telespettatori in 179 Paesi, con diretta tv in Europa, Africa e Medio Oriente.

PACS – Bortolazzi (Pdci): ”Ex Ds-Dl fanno sorridere”.

(Romagna oggi) “La decisione del Partito democratico di astenersi sul Progetto di Legge Zanca, di cui tra le altre cose sono cofirmataria, PdL che prevedeva un sostanziale riconoscimento a livello regionale delle coppie di fatto, mi fa davvero sorridere”. E’ ironica Donatella Bortolazzi, capogruppo dei Comunisti italiani in Regione, nel commentare la scelta degli ex Ds e Dl sui Pacs.
“La controproposta giunta poi dai consiglieri ex Ds – Dl è quantomeno sospetta – aggiunge – , visto che con una vera e propria nebulosa verbale si specifica che le uniche coppie titolate ad essere aiutate economicamente dalla Regione sono quelle sposate e rigorosamente eterosessuali; si è voluta nascondere in questo modo una decisione che è tutta politica dietro la necessità di attendere i deliberata del Governo nazionale in materia di coppie di fatto, ma si è al tempo stesso dimenticato che anche il Comune di Bologna attendeva un indirizzo da parte della Regione per procedere ad un analogo riconoscimento”.

“Mi preoccupa non poco l’arretramento di prospettiva che purtroppo scorgo sempre più dietro l’operazione Pd – ammette la Bortolazzi in conclusione -: come prevedibile, gli ex –Ds subiscono l’influenza della forte identità cattolica dei loro nuovi colleghi di partito e si dimostrano pronti a recedere anche rispetto a decisioni che pure fino a pochi mesi orsono rientravano a pieno titolo nella loro agenda politica”.

L’auto-candidato sindaco di Bologna Grillini fa la lista della spesa.

(Img Press) Negli ultimi giorni in molte realtà italiana è stata rilanciata con forza la battaglia sulla questione gay e sui diritti delle coppie di fatto. In Friuli l’iniziativa di AN, da cui dissentiamo, ha riproposto la questione delle coppie omosessuali che celebrano matrimonio all’estero, in Puglia la Giunta ha deciso di partecipare ad un progetto europeo di prevenzione delle violenza ai danni di gay e lesbiche, in Toscana è stato respinta una mozione volta a chiudere la campagna contro l’omofobia; sempre in Toscana, a Firenze, è stata aperta finalmente la mostra Arte e omosessualità censurata dalla Giunta lombarda; in Sicilia, a Palermo, è stata lanciata una campagna di sensibilizzazione contro la discriminazione legata a orientamento sessuale e identità di genere con il finanziamento dall’Assessorato Regionale Siciliano della Famiglia, delle Politiche Sociali e delle Autonomie Locali; nelle Marche sono stati diffusi i dati allarmanti di un progetto finanziato dalla regione sul bullismo omofobo, a Venezia è stato approvato un ordine del giorno sui diritti delle coppie omosessuali; Perugia ha approvato una delibera perché l’Umbria legiferi in materia di diritti e coppie di fatto. Ancora, e purtroppo ci duole ricordarlo, in Emilia Romagna il Pd ha fatto bocciare la proposta socialista di riconoscere diritti alle coppie di fatto, il Comune di Osimo ha bocciato l’istituzione del registro delle unioni civili insieme al Comune di Bergamo, qualche giorno fa. Gli indicatori parlano chiaro: la questione dei diritti civili e della laicità è centrale nel dibattito politico e non può essere sottovalutata da chi, come il Pd, l’ha cancellata dalla sua agenda. E’ bene quindi rilanciare in tutti i comuni la battaglia per i registri delle coppie di fatto e che gli enti, di solito più lungimiranti, seguire il dibattito parlamentare sulla legge sui CUS, e laddove le delibere sono state approvate rilanciare l’utilizzo delle certificazione di unione affettiva come a Bologna, dove sono approvate nel 1999.

Ndr. Il solito comunicato stampa di Franco Grillini. Tanti annunci ma…

Andrea Benedino, GayLeft, scrive al Corriere.

(Il Corriere della Sera) C’è davvero da restare amareggiati a leggere dell’amarezza della senatrice Binetti per il pacato intervento del sen. Ignazio Marino all’Assemblea Costituente del PD. Che avrebbe detto mai Ignazio Marino di così scandaloso da amareggiare oltremodo la senatrice? Si è limitato a chiedere che il PD sciolga finalmente i nodi relativi ai diritti civili, alle convivenze e al testamento biologico e che su questi temi finalmente il nuovo partito trovi il modo di decidere. Non mi sembra nulla di eversivo, né di così allarmante. Tanto più alla vigilia della discussione in Senato sui CUS. Tanto più che quelle parole interpretavano correttamente i sentimenti di una vasta parte della platea dei delegati, ormai convinti che in una società moderna non possa più esistere una gerarchia di diritti che veda al primo posto i diritti sociali e in posizione secondaria quelli civili. Appartengo alla schiera di coloro che si sono impegnati nel PD proprio perché convinto che il nuovo partito ci aiuterà ad abbattere quegli steccati ideologici tra laici e cattolici che hanno impedito alla politica italiana di trovare un punto di intesa su temi così importanti. E mi accingo a partecipare alla Commissione che elaborerà il Manifesto dei Valori del nuovo partito con la volontà di perseguire la massima apertura al dialogo con chi è portatore di idee diverse dalle mie, ma con analoga determinazione ad ottenere rispetto per i miei valori di laico. E vedere agitare dalla senatrice Binetti ipotetici diritti di veto, oppure i soliti attendismi o benaltrismi provoca in me e in tanti come me un disagio ben superiore a quello provato dalla senatrice Binetti nell’ascoltare le parole del sen. Marino. Perché sarebbe la dimostrazione che analoga volontà di dialogo e confronto non c’è da parte di Paola Binetti e di chi la pensa come lei e che il nuovo partito altro non sarebbe che uno strumento inutile. Andrea Benedino

Roma capitale di feste e proteste. Che fanno male al bilancio.

Lo striscione della Cdl contro le tasse del governo Prodi sfila sotto il Colosseo durante la manifestazione a Roma

(Panorama) Per dieci giorni, è stata la capitale del Festival del cinema, per un anno intero è quella della contestazione (ultimo episodio: la fontana di Trevi colorata di rosso). Oltre ad essere stata meta di attori e starlette di celluloide (qui le foto), Roma può contare su un altro, poco lodevole, primato. È infatti la città dove quest’anno si sono svolte più manifestazioni di protesta. Con una cadenza inesorabile: negli ultimi dodici mesi, più di cinque cortei al giorno, quasi sempre nel centro storico.

Naturale che il bilancio, in buona parte a carico dell’amministrazione comunale, sia assai più gravoso di qualsiasi rassegna artistica: 60 milioni di euro l’anno, tra straordinari di vigili e pubblica sicurezza, trasporti e pulizie aggiuntive. “In particolare per i cortei” dice Carlo Buttarelli, comandante del I gruppo della polizia municipale, “utilizziamo almeno 150 uomini, che distacchiamo dalle mansioni ordinarie”.
Ma oltre alle manifestazioni autorizzate, ci sono anche quelle non previste, che provocano disagi a turisti e cittadini. “Non se ne può più”, sbotta esausto il presidente del I municipio, Giuseppe Lobefaro: “il disagio è divenuto permanente. È mai possibile che non si riesca a risolvere il problema rispettando il sacrosanto diritto di manifestare, ma anche quello di un´intera comunità a non subire continui disservizi?”.
E a ottobre il trend è stato in netto aumento, anche a causa del governo: tra sicurezza, legalità e riforma del welfare, negli ultimi tempi le manifestazioni si sono quasi triplicate. Con buona pace della libertà, ma anche delle tasche dei cittadini capitolini.

Si incolpano a vicenda per coprire un predatore.

(trotzky.splinder.com) Nei due anni in cui ha operato nella diocesi di cui è tuttora titolare il cardinal Rivera, padre Aguilar si è reso responsabile di ben sessanta abusi su uomini e donne, adulti e adolescenti.
La decisione più saggia che il cardinale potesseprendere nei confronti di un predatore così pericoloso sarebbe stata quella di allontanarlo quanto prima possibile dalle sue vittime potenziali, denunciandolo all’autorità giudiziaria. Ha preferito invece trasferirlo nella diocesi governata dal cardinal Mahony, per consentirgli di continuare a svolgere indisturbato la sua duplice attività di prete e stupratore, insidiando, tendendo trappole e molestando i suoi nuovi fedeli all’oscuro delle sue inclinazioni sessuali.
Accusato dalle vittime di Aguilar di non averle difese come richiedeva il suo ruolo e denunciato dalla “Rete dei Sopravvissuti agli Abusi dei Preti”, Rivera è stato costretto pertanto a comparire davanti ai giudici della Corte Suprema della California, ai quali ha raccontato che aveva mandato una lettera al cardinal Mahony, per metterlo al corrente dei trascorsi del pedofilo, e ha sottoscritto una dichiarazione giurata che ne avrebbe fatto avere una copia alla Corte.
A questo punto i giudici si sono resi conto di trovarsi davanti a due persone in malafede, che si palleggiavano le responsabilità, per sottrarsi ai rigori della legge.
Adesso però che lo scandalo è esploso in tutta la sua devastante portata, giocare a scaricabarile serve solo a rendere più morbosa l’attenzione del pubblico sui suoi sviluppi processuali.
Le gerarchie cattoliche statunitensi non si sono rese ancora conto che, se non desistono dal coprire i pedofili che si annidano nelle loro fila, finiranno per restare travolti dalla marea di fango in cui questi li hanno sospinti.

Liguria: Aids I casi sono in diminuzione tra gli omosessuali.

(Liguria notizie) “Tra un mese si celebrerà la giornata dedicata all’Aids e a metà novembre renderemo noti i dati relativi all’incidenza della malattia nella nostra regione, durante l’ultimo anno”, ha annunciato l’assessore alla Salute Claudio Montaldo, intervenuto al dibattito di presentazione del libro di Monica Castello, coordinato dal Consigliere di Alleanza Nazionale, Alessio Saso, svoltosi oggi pomeriggio nella biblioteca del Consiglio regionale, e al quale ha preso parte, oltre all’autrice, anche il cardiologo Emilio Gatto. “I casi sono invece in diminuzione tra i tossicodipendenti, e gli omosessuali”, ha puntualizzato l’assessore, sottolineando come abbiano giocato, in tal senso, il cambio di abitudini tra i tossicodipendenti (il rito dello scambio di siringa sembra ormai tramontato) e la prevenzione, forte tra gli omosessuali. Montaldo non ha nascosto che l’aumento dei casi tra gli etero sia in larga parte provocato dal “consumo della prostituzione e dal fatto che spesso i clienti delle prostitute spesso infettano le mogli”. Tanto l’assessore quanto Saso hanno posto l’accento sulla necessità di impegnarsi soprattutto nella prevenzione. Saso ha ricordato come, soprattutto anni fa, quando la malattia era poco conosciuta, forte era l’emarginazione nei confronti dei malati, che in quel modo si sentivano ancora più soli. La solitudine del malato è uno dei molti aspetti esaminati dal libro della Castello che, dopo un breve excursus sulla storia della malattia e delle credenze che la circondano, affronta i problemi giuridico sociale del rapporto tra Aids e società. Particolare attenzione è riservata al rapporto medico paziente ed alle responsabilità da esso derivanti alla luce del nuovo codice deontologico confrontato con le normative vigenti. Il testo è nato per aiutare anche i non addetti ai lavori a comprendere le problematiche legate al pianeta Aids: il linguaggio usato è perciò non tecnico e di facile comprensione. (nella foto: un momento del dibattito di presentazione del libro di Monica Castello).

Raffaele Paganini rende omaggio in Teatro alla coppia Fred Astaire e Ginger Rogers.

(Ansa) L’etoile Raffaele Paganini portera’ nei teatri un tributo alla piu’ celebre coppia di danzatori del grande schermo: ‘Omaggio a Fred Astaire e Ginger Rogers’ sara’ infatti in scena a Modena, teatro Michelangelo, dal 20 al 22 novembre (info 059/343662) e a Ravenna, teatro Alighieri, il 23 (info: 0544/249244).

Per gli appassionati di danza e’ l’occasione per ammirare il talento di Paganini impegnato, con il Balletto di Milano, in quella gamma coreografica resa celebre da Astaire: dagli sfrenati tip tap ai virtuosi balli di coppia, con le musiche firmate da autori come Gershwin e Glenn Miller. Le coreografie sono di Alfonso Paganini e Luigi Martelletta. Paganini, partner di grandi ballerine (da Luciana Savignano a Carla Fracci, da Alessandra Ferri a Elisabetta Terabust) e ospite di prestigiose compagnie internazionali (tra cui London Festival Ballet, Ballet Theatre Francais de Nancy, Opera di Zurigo, Ballet Concerto de Puerto Rico, Teatro alla Scala di Milano), e’ diventato molto popolare per la partecipazione a programmi tv di grande audience.

Oltre a titoli classici (da ‘Romeo e Giulietta’ a ‘Il pipistrello’), il danzatore ha ottenuto uno straordinario successo con la sua particolare versione del balletto ‘Zorba il greco’ (musiche di Teodorakis), con diversi musical (‘Sette spose per sette fratelli’ e ‘Dance’), e con un omaggio al tango di Astor Piazzolla.